| Un po' come accade al personaggio principale, questo romanzo ti divora... oppure si fa divorare, mettetela voi come vi pare. Davvero sinistra la capacità di King di fare appassionare il lettore a personaggi così squallidi: non uno decente, dal primo all'ultimo, moglie americana apparentemente modello compresa; si salva solo la figlia Linda che però - forse volutamente - poco più di una sagoma di cartone messa lì per necessità. Mafiosi, medici, avvocati, mogli, zingari sono lo strumento con cui King/Bachman ci ricorda la gran massa di squallore e pessimi sentimenti che ognuno di noi si porta dietro, una specie di peccato originale in cui l'autore del Maine sguazza a piene mani. Fino a un finale davvero scioccante in cui l'abisso e la degradazione del personaggio principale raggiunge il forse meritato culmine. |
