12 Aprile 2018, 22:04:31Commento scritto da galions
Voto: 6.50
Carrie è l'archetipo di tanti protagonisti dei romanzi di King, ovvero il personaggio deriso, incompreso, vittima dei soprusi del prossimo e delle prepotenze della società perbenista della periferia americana.
Un protagonista che però trova il riscatto in situazioni rovesciate dove, per un motivo o per l'altro, la condizione di inferiorità nei confronti dei propri antagonisti sociali viene a trasformarsi nell'opposto.
Quando questo accade, allora l'occasione della vendetta e della rivalsa diventa così imperdibile che spesso e volentieri sfocia nella tragedia più cupa e feroce.
E' ciò che accade anche per Carrie White, ragazza adolescente che non ha pace né in casa, dove una madre bigotta e ignorante le nega qualunque piacere o libertà, né a scuola dove un bullismo imperante, anche in relazione alle stranezze della madre, la relega nella solitudine.
Nell'unica opportunità in cui Carrie ha la possibilità di vivere la normalità della sua adolescenza, grazie ad invito inaspettato al ballo scolastico, il suo sogno di essere come gli altri viene infranto dalla cattiveria gratuita di cui solo l'ignoranza e la stupidità possono essere capaci.
Ma Carrie in questo frangente non è più una vittima sacrificale che non reagisce.
Lo fa per tutte quelle volte che ha dovuto ingoiare il boccone amaro ed ha dovuto subire in silenzio, ed allora crolla una volta per tutte la sua innocenza.
Ho letto in poco tempo questo titolo che credo sia il romanzo d'esordio di quella straordinaria carriera letteraria che appartiene a Stephen King.
Ma indubbiamente si nota che King in seguito risulta molto più efficace che in questo debutto, pur apprezzabile.
 
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