18 Novembre 2016, 18:15:43 | Commento scritto da Pio III | | |
mezzo punto in più perché italiano. non mi ha entusiasmato, ma neanche infastidito. non capisco l'entusiasmo generale, ma la soggettività e l'opinablità del giudizio sono il bello nonché il fondamento della critica (sia professionale che da bar), né il richiamo al fantasy. |
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14 Aprile 2015, 22:39:34 | Commento scritto da emilio | | |
E' fantascienza ma è un fantasy oppure è un fantasy che prende a piene mani dalla fantascienza? Mah. Vorrei capire se in quella statua vivente c'era anche il mago di Oz. Libro comunque ben scritto. |
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29 Marzo 2011, 11:22:57 | Commento scritto da marco.kapp | | |
Gradevole romanzo italiano, misto di avventura, fantasy e fantascienza. Buona la caratterizzazione dei personaggi, con tinte umoristiche soprattutto per quanto riguarda i robot. Forse il ruolo della fantastica armatura della Lupa Bianca avrebbe meritato un maggiore spazio, comunque nel complesso il romanzo rimane leggibile. Ho apprezzato notevolmente i capitoli della battaglia finale. |
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30 Ottobre 2009, 21:25:12 | Commento scritto da cat | | |
L'incipit poteva essere " c'era una volta una bella fanciulla con i capelli d'oro, che solea portare adornati in leggiadre trecce. Un giorno la di lei madre la convocò ecc ecc ecc" Noiosissima commistione di favola, fantasy e SF (poca). L'unica figura interessante è la Lupa Bianca, che viene però liquidata in maniera ingloriosa ed incompensibile. Non mi piace lo stile di Zuddas, si compiace troppo della sua padronanza del vocabolario e della lingua italiana. Ne risulta un narrare prolisso che si perde in mille particolari insignificanti nell'economia della storia. Un esempio : contate quante volte nel romanzo i personaggi vanno al cesso (riportato sempre tale e quale senza fare uno di sinonimi più edificanti. ) |
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19 Agosto 2008, 19:53:33 | Commento scritto da Darkyo | | |
Finalmente le vacanze estive mi hanno permesso di gustarmi in tutta tranquillità questo splendido romanzo italiano che però (e non è un male!) si discosta molto dalla tradizione nostrana. Si tratta di un intreccio avventuroso, tipico di un fantasy, ma che cela numerosi spunti fantascientifici e fantastici davvero interessanti e originali (l'isola dei beati, per fare un esempio). I personaggi sono ben delineati, soprattutto i robot, tra i più divertenti e realistici che abbia mai letto! |
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19 Agosto 2008, 17:23:48 | Commento scritto da Deep | | |
Dai è un bel romanzo anche se non privo di difetti. Si legge molto bene e resta gradevole fino alla fine (qualche caduta di tono qua e là). Voto positivo |
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30 Giugno 2008, 22:35:02 | Commento scritto da legionario | | |
Bello, scorrevole, piacevole. |
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29 Maggio 2008, 10:33:54 | Commento scritto da asimov78 | | |
Un buon romanzo,specie nella prima parte quella medioevale con la scoperta di antichi poteri persi nel mistico legati alal lupa bianca.La seconda parte(che credo scritta in un momento diverso) ha una velocita totalmente differente,più pigra e quialche volta tocca la noia,ma comunque la spinta iniziale trascina fino alla fine.Bel libro e sun una bancarella ho recuperato anche le amazzoni del sud che leggerò presto |
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25 Aprile 2008, 10:48:48 | Commento scritto da npano | | |
Evviva la fantasia ... in questo romanzo non ne manca.
Storia facile da leggere , sembrano quasi più storie. Forse troppi argomenti non sempre ben raccordati e qualche volta le situazioni erano tra il ridicolo e il banale. altre volte invece ricche e interessanti.
Mi sono divertito nel leggerlo e lo consiglio. |
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30 Marzo 2008, 12:22:16 | Commento scritto da attiliosfunel | | |
Mah! Sono d'accordissimo con i precedenti recensori: la storia è scorrevolissima, lo stile piacevole, tutto quel che si vuole. Però, quando sono arrivato intorno a pagina 30 quando Thalli si incarna (?) nell'armatura della Lupa Bianca, non ce l'ho fatta a proseguire. "Ma che ç°ç%& sto' a legge'?" mi sono detto... Con tutto il rispetto, avendo un libro di Pär Lagerkvist sulla mensola pronto, mi sono chiesto perché sprecare il mio tempo prezioso per una "vongola" come quella di Zuddas. Nota: il mio voto (2) è più basso del 6-- che darei, perché trovo francamente esagerata la media di 8,92 che ha questo libro finora. Allora Ballard e Leiber quanto meriterebbero? 45? |
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29 Marzo 2008, 07:44:32 | Commento scritto da caioiii | | |
E' il primo romanzo di Zuddas che leggo e devo dire che mi è piaciuto molto. Un dopo bomba finalmente non drammatico e oscuro ma ottimista e con voglia di rinascere. Uno stile di scrittura godibile, mai noioso. Personaggi ben caratterizzati. Inoltre una space opera come non se ne leggeva da anni. Mi è parso che in molti punti renda omaggio ai grandi padri della sf, e se è cosi tanto di capello e onore a Zuddas. Ne voglio altri di scrittori italiani così. |
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30 Novembre 2007, 16:31:54 | Commento scritto da marsman60 | | |
per me Zuddas e' un'autentica scoperta bravissimo bella storia scorrevole ,piacevole e oltremodo verosomigliante ad un medioevo-rinascimentale corrotto da un po' di illuminismo che si potrebbe benissimo presentare dopo una guerra batteriologica o nucleare. veramente bello questo romanzo , che, se fosse stato scritto da asimov dick gerrold heinlein sarebbe sicuramente stato osannato molto di piu' di adesso. |
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13 Novembre 2007, 23:40:37 | Commento scritto da Angra | | |
Mi avvicinai la prima volta alle opere di Zuddas nei primissimi anni '80, spulciando in libreria tra i titoli della gloriosa Fantacollana Nord. Mi bastò leggere il retro di copertina e la prefazione al suo Balthis l'Avventuriera, per convincermi a comprare il libro. Normalmente definiamo un bravo autore chi riesce a inserire un paio di buone idee all'interno di uno schema collaudato. Bene, in Balthis l'Avventuriera le idee geniali si contavano a decine, e la trama della storia era assolutamente originale. Ne "I computer dell'apocalisse", Zuddas riprende in mano temi a lui cari, quali reperti di una tecnologia talmente avanzata da essere indistinguibile dalla magia, immersi in un mondo regredito allo stadio medioevale. Lo stile narrativo è pulito e scorrevole, molto godibile, ma questo va da sé, perché stiamo parlando di un autore di grande esperienza. I dialoghi, come nel suo stile, sono semplicemente brillanti, spesso esilaranti, imperdibili. Senza voler anticipare nulla sulla storia, posso dire che anche ne "I computer dell'apocalisse" le trovate originali sono molte, e molto gustose. Anche qui, come nella maggior parte della produzione letteraria di Zuddas, la protagonista è una giovane donna, la bellissima nordica Thalli, e questo se permettete non può che farmi piacere, in un genere letterario un po' dominato da un certo machismo... Nelle vicende che vengono narrate, si alternano situazioni altamente drammatiche capaci di tenere il lettore con il fiato sospeso a momenti di puro humor, come quando raffinati androidi dotati di un bizzarro senso dell'umorismo si fanno beffe di umani superstiziosi e ignoranti. In conclusione: vivamente consigliato, in particolare a chi ama le contaminazioni fra i generi. |
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