20 Marzo 2020, 12:52:38Commento scritto da astrologo
Voto: 6.00
Un romanzo fantasy più che fantascienza in senso stretto. Divertente, non molto profondo, simak non esce dai suoi canoni di mondo archetipale ristretto e preferibile al caos. Divertente in alcune sue parti si salva da una stroncatura ma non pretende più di una discreta sufficienza (6+)
 
27 Dicembre 2012, 10:07:09Commento scritto da and
Voto: 7.00
Come sempre Simak riesce a tramutare tutto in oro, e a rendere una storia che di FS ha ben poco in un bel romanzo.
 
11 Dicembre 2009, 09:14:45Commento scritto da maxpullo
Voto: 5.50
Modesta favoletta targata Simak che inizia in modo misterioso e avvincente per perdersi in una sorta di delirante e grottesca farsa: nonostante lo avessi già letto in passato non mi aveva lasciato alcun ricordo di sorta e forse era meglio se le cose fossero rimaste così.
L'idea di fondo è buona: l'immaginazione umana ha contribuito con il trascorrere delle epoche a creare un mondo della fantasia che essa ha popolato con tutte le creature buone e cattive che è riuscita a concepire, dai demoni alle streghe, dai folletti agli dei dell'olimpo, dai personaggi dei film e dei romanzi sino a quelli dei fumetti. Questo regno della fanatasia, assimilabile all'immaginario collettivo è anche il mondo che molti altri autori hanno spesso "sfruttato" per le loro storie, immaginando ipotetici e fantastici punti di contatto come porte in grado di materializzare le fantasie umane (mi vengono in mente "L'ultimo arrivato" di Fredric Brown, oppure a "Infect@" di Dario Tonani). Simak fa proprio questo, ipotizzando che le creature scaturite dal nostro immaginario collettivo rappresentino il successivo stadio dell'evoluzione umana. Purtroppo, anzichè sviluppare questa ottima idea e creare un romanzo a fosche tinte, egli si limita a "giocarci", proponendo una storia burlesca e discutibile in cui le creature della fantasia si limitano ad essere delle semplici comparse ed il loro portavoce, un non meglio identificato "Diavolo", risulta davvero poco credibile.
Il tutto si perde in un finale assurdo il cui scopo, almeno nelle intenzioni, era probabilmente quello di rivendicare l'autenticità dei miti del passato nei confronti dei moderni personaggi, più semplici, ma con minor spessore, ma il tono del finale è davvero deprimente e l'intento si intuisce appena.
Molto buona è la narrazione scorrevole che ha il pregio di agevolare la lettura e di far scivolare via l'impressione di una buona idea sciupata, mentre davvero ottime sono alcune sequenze come l'aggressione da parte del serpente di mare e la "citazione" da Lovecraft.
Consigliato ai soli amanti di Simak
 
06 Giugno 2009, 15:11:42Commento scritto da marsman60
Voto: 6.00
mi e' piaciuta la storia ed e' anche divertente ma non mi ha entusiasmato molto il finale per altro molto scontato.
 
Utenti cui piace il libro
Utenti cui non piace il libro
Han Tavers