19 Maggio 2020, 09:06:53Commento scritto da nickel
Voto: 6.00
Proprio non l'ho capito. Meno male che verso la fine decolla un po', ma non capisco cosa c'entrava tutta la prima parte
 
15 Dicembre 2017, 15:34:21Commento scritto da astrologo
Voto: 5.50
Di questo libro ho letto tutti i commenti precedenti, e, comunque mi lascia il senso di una gigantesca occasione perduta. Oggi tutta la trama del romanzo si può considerare come una distopia, dato, che fortunatamente, niente si è avverato di quello che prevedeva. Resta la trama in sé stessa, piuttosto semplice e poco coinvolgente. Non ho letto ancora la sceneggiatura, mi sembra di capire che è tutta un altra cosa. Il voto, quindi è solo per il libro.
 
22 Febbraio 2015, 15:37:49Commento scritto da PabloE
Voto: 4.00
Non ho mai sopportato un'opera che si muove in un senso solo per la stupidità delle azioni dei personaggi. 150 pagine di fuffa e 100 di idiozia.
E sarebbe contemporaneo a Vonnegut, Dick, Ballard (e potrei continuare a lungo)?
SF da anni '30-'40.
 
06 Luglio 2011, 17:03:03Commento scritto da Free Will
Voto: 4.50

Il tema dei viaggi nel tempo è il più viscido della fantascienza, nel senso che è facile scivolare sui paradossi temporali ed altre trappole legate alla storia reale. Se poi i viaggi, anziché nel passato, vengono effettuati nel futuro, il rischio è ancora più grande non potendo trovare alcuna spiegazione degli eventi che sia verosimile.
Purtroppo Tucker non solo scivola su tale percorso, ma si capitombola mille volte sfiorando il ridicolo: sono così tanti e grossolani gli errori che è inutile elencarli, pertanto mi soffermo su altri aspetti, altrettanto negativi.
Quando si decide di scrivere di eventi futuri, l'errore più grosso che si può fare è quello di parlare di eventi a breve termine: dato che tali eventi non si verificheranno (a meno di essere un profeta, come quello evocato nel romanzo), il libro diventa subito vecchio e quindi non destinato a durare. Ecco quindi che un libro scritto nel 1970 con eventi che iniziano nel 1976 per terminare verso il 2000, ha un orizzonte temporale talmente ristretto che non può suscitare alcun interesse, leggendolo durante o dopo quegli anni: risulta tutto sbagliato e quindi senza quell'alone di mistero o di meraviglia che dovrebbe suscitare un libro di FS.
Non parliamo poi della tecnologia: quando l'autore entra nel dettaglio descrivendo registratori a nastro, cineprese, macchine fotografiche, armi ed altre cose tipiche degli anni 60-70, viene da sorridere perché non solo sono obsolete, ma è impensabile che uno scrittore di FS non abbia la lungimiranza, o almeno qualche visione, per immaginare qualcosa di diverso da ciò che ha sulla scrivania. E' come se oggi pensassimo che i-pod, tablets, fotocamere digitali a 15 megapixel e altre diavolerie del genere resistessero nel tempo: certamente fra 10 anni tali oggetti saranno tutti nella spazzatura e dimenticati, se non come vintage. Ci vuole un vero scrittore di fantascienza per immaginare qualcosa di diverso e "futuribile" veramente.
Non riesco a salvare neppure certe immagini  che vorrebbero suscitare stupore, come il fatto che dopo solo sei anni dal "presente", le donne fanno il bagno praticamente nude in piscina; oppure il fatto che uno storico-demografo-traduttore scriva un libro dedicato a dei "rotoli" di 2000 anni fa, scatenando una bufera religiosa in tutto il mondo; oppure il fatto che i viaggiatori nel tempo, prima di entrare nel veicolo temporale devono togliersi tutti i vestiti e restare completamente nudi, per ragioni di "peso", nonostante siano stati descritti come persone di struttura e taglia ben diverse e quindi non certo dello stesso peso, rendendo irrilevante la differenza dei 2-3 kg dei vestiti.
Dal punto di vista strettamente letterario, certi stereotipi sono particolarmente fastidiosi, come lo studioso sempre sopra le righe, critico, polemico e falsamente comico, così come il militare tutto d'un pezzo, astioso e incazzato.
Infine la traduzione di Ugo Malaguti è orrenda: non solo si permette un linguaggio poco realistico e troppo letterale, ma inventa addirittura parole che non esistono e non sono mai esistite sul vocabolario, come "mnemografie" (fotocopie? cianografie?) e "calzoni delta" (pantaloncini corti?).

Tutta un'altra storia è la scenografia di Sergio Altieri, aggiunta in fondo al romanzo.
Per fortuna non si tratta della ripetizione dello stesso, che viene decisamente ripulito da molti dei suoi errori ed orrori (purtroppo non tutti, ma sarebbe un'impresa enorme).
Tutto viene aggiornato a tecnologie più recenti e soprattutto non si fa riferimento a precisi anni del prossimo futuro. Viene cambiata l'ambientazione (dai dintorni di Chicago a quelli di S.Francisco) e vengono resi più realistici i dialoghi e le scene d'azione.
Viene in particolare dato un senso alla sottostoria dei rotoli del Mar Morto.
Insomma da un pessimo romanzo è scaturita una sceneggiatura che potrebbe dar vita ad un film molto interessante e di successo.
 
25 Maggio 2011, 09:47:25Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 6.00
Una lettura portata a termine con poco entusiasmo, non mi ha preso.


 
20 Dicembre 2010, 12:08:19Commento scritto da iogy
Voto: 5.50
Romanzo che non mi ha colpito più di tanto.
Scorreole ma privo di spessore da un punto di vista fantascientifico.
Adattabile ad una versione cinematografica? Forse...
 
31 Agosto 2009, 08:19:14Commento scritto da grifone58
Voto: 6.50
Discreto romanzo sui viaggi nel tempo, lettura non molto agile
 
05 Ottobre 2007, 11:25:45Commento scritto da texwiller
Voto: 7.00
Un buon romanzo, di piacevole lettura, che tocca una delle mie tematiche preferite, i viaggi nel tempo. Leggendolo mi ha dato la sensazione di "incompiuto" come quando ai colloqui con i prof usciva la classica frase "il ragazzo si impegna ma potrebbe fare di più", la stessa cosa penso di questo romanzo che affronta solo marginalmente alcune delle interessanti tematiche che lancia.
SPOILER: toglietemi una curiosità: leggendo il romanzo, un po' di corsa sono sincero, scopro ad un tratto, piuttosto avanti nella storia, diciamo quando iniziano le prime esplorazioni del futuro prossimo, che il protagonista è nero: è un escamotagé dello scrittore rivelare così tardi questo particolare (vista la guerra civile raziale scoppiata nel prossimo futuro) o sono io che me lo sono perso in precedenza? Fatemi sapere la vostra...
 
16 Settembre 2007, 03:23:04Commento scritto da Paolo-42
Voto: 7.50
Non male
 
28 Agosto 2007, 16:33:48Commento scritto da marsman60
Voto: 6.00
lento,lentissimo,noioso e poi si svolge tutto dentro alla base il futuro e' riportato da altri e' di seconda mano.(emmm........ io nei panni di artur visto che poi torna indietro senza peraltro aver molto agito nel suo futuro, mi sarei aspettato fuori dalla macchina oppure avrei lasciato una bella lettera con"torna indietro cretino che qui sta succedendo .......etc...."cambiando di fatto il futuro).
molto reale per gli avvenimenti  e i problemi del 1970 centrato il tracollo in vietnam centrata la crisi petrolifera e il razionamento e azzeccato stranamente il fatto che lo sfidante nelle presidenziali del 1980 sia un attore che poi contrariamente al romanzo nella realta ha vinto.
 
27 Agosto 2007, 15:39:19Commento scritto da ackseth2003
Voto: 7.50
Personaggi molto sfaccettati e "reali" rendono questo romanzo, di fatto abbastanza lento e con pochi avvenimenti, godibile e leggibilissimo.

Non capisco invece la presenza della sceneggiatura nella seconda parte del libro; credo sia un tributo al nuovo curatore.
Non sarebbe stato meglio un qualche racconto inedito che di certo abbondano, piuttosto che dover rileggere, sia pur con le dovuto differenze, due volte la stessa cosa?

Comunque anche la sceneggiatura è molto bella, complimenti!
 
17 Agosto 2007, 17:52:32Commento scritto da victory
Voto: 6.50
Alla fine della lettura l'ho apprezzato. Bello! Ma l'inizio è stato lento e noioso con dialoghi interminabili e non sempre assimilabili. Si riscatta nell'ultima parte quando inizia l'azione vera e propria dell'esplorazione del futuro. E qui l'autore ci porta alla fine in un futuro, dei prima anni del duemila, di desolazione e di morte, in un mondo popolato da pochi superstiti, ma con una timida speranza per l'avvenire.
Buona la sceneggiatura allegata, molto più scorrevole nella lettura.  
 
12 Agosto 2007, 23:20:25Commento scritto da paolo1805
Voto: 7.00
Un discreto romanzo con pregi e difetti. L'ho trovato eccessivamente lento nella prima parte, quella di preparazione ai viaggi veri e propri, poi, improvvisamente il ritmo diventa molto veloce. Non ho trovato molto plausibili gli scopi dell'esplorazione temporale e le modalità (non basterebbe che i "crononauti" escano dalla capsula e trovino un bel riassunto della situazione futura scritto?), oltre al fatto che se la capsula "emerge" nel futuro nello stesso posto in cui ne è presente una copia dovrebbe succedere un bel caos. La parte finale (diciamo le ultime 100 pagine) è quella, a mio parere, meglio riuscita e tutto sommato riscatta il romanzo nel complesso. Interessante la sceneggiatura riportata.
 
07 Agosto 2007, 17:17:07Commento scritto da Psycho
Voto: 6.50
Un buon romanzo ma devo dire che non mi ha entusiasmato più del dovuto!Tucker ci propone una visione del futuro molto probabile per gli anni in cui il libro viene scritto ed ammetto che anche ora un futuro del genere potrebbe presentarsi.
Quello che non mi ha convito del tutto e la superficialità con cui vengo raccontati e descritti i contesti e le situazioni, mi ha dato in certi punti quasi l'impressione di essere una bozza di romanzo più che un romanzo vero e proprio.
Molto interessante la sceneggiatura di Altieri, peccato che non si sia mai realizzato il film!
 
30 Luglio 2007, 09:14:26Commento scritto da Gundam70
Voto: 7.50
Confesso che il romanzo mi ha tenuto inchiodato pagina dopo pagina per vedere cosa seguiva e come si sviluppava la storia.
Ma alla fine del romanzo, tirando il totale, personalmente lo ritengo si bello, ma non eccelso.
Il finale lo avevo intuito gia' a meta' libro, ma non il colpo di scena che viene svelato a 20 pagine dalla fine.
Giudizio positivo quindi.
 
29 Luglio 2007, 18:58:40Commento scritto da fieramosca
Voto: 8.00
Un ottimo romanzo sull'esplorazione del futuro, molto inquietante e notevolmente pessimista. Per fortuna le cupe previsioni dell'Autore non si sono verificate, anche se non si può mai dire. Da non perdere.
 
21 Luglio 2007, 21:25:24Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.50
Leggendo questo romanzo sono rimasto sinceramente spiazzato: credevo si trattasse di un'avventura classica (stile Paul Anderson) nel futuro remoto e invece abbiamo un protagonista inconsueto (non il solito eroe), dei personaggi ricchi di sfaccettature e assolutamente credibili (la vera genialità dell'autore), dei viaggi nel futuro che stupiscono per la banalità del loro scopo (ma attenzione, il futuro in sé non è mai banale) e che si trasformano in visioni del nostro presente (o futuro molto prossimo) - la visionarietà della fantascienza in questo caso diventa amara predizione. Un romanzo sempre attuale.

Ottima la scelta di inserire anche la sceneggiatura di Altieri: il linguaggio cinematografico,  "dell'azione", in confronto con quello letterario, "della riflessione".
 
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