Distopia? Romanzo post-moderno? Delirio post-traumatico? Non provo neanche a definire il genere a cui appartiene quest’opera. Resta però il fatto che l’autore è riuscito, in qualche maniera, a comunicare un senso di perdita di identità, memoria, che l’essere umano sta cercando di recuperare anche grazie a quell’ istinto primordiale che, sebbene sepolto nelle profondità della psiche, riemerge un po’ alla volta. Lettura davvero interessante caratterizzata da uno stile definibile, quanto meno, sperimentale. |