03 Giugno 2014, 10:57:49Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.50
Il primo ciclo delle Cronache di Ambra, il cosiddetto Ciclo di Corwin è costituito da cinque libri, che, secondo me, è consigliabile leggere di seguito per evitare di perdere il filo della storia, pertanto questo breve commento è riferito al ciclo nella sua interezza.
Ambra, il centro e l'origine dell'universo, tutti gli altri mondi e dimensioni, tra cui la stessa Terra, non son altro che proiezioni di Ambra chiamate "Ombre".
Ambra è governata da una stirpe con caratteristiche "divine", re Oberon e i suoi figli (almeno 11 se non ricordo male) unici ad avere il potere di passare attraverso un'Ombra e l'altra, nonché di plasmarle a loro piacimento.
Il protagonista è Corwin, uno dei figli di Oberon,  che, risvegliatosi privo di memoria in una clinica in seguito ad un incidente d'auto, apprende dopo varie vicissitudini di essere l'erede al trono di Ambra, trono attualmente usurpato, in seguito alla scomparsa di Re Oberon, da suo fratello Eric. Pertanto recuperata la memoria e procuratosi degli alleati, Corwin decide di reclamare ciò che è suo, ma niente è come appare, intrighi congiure, tradimenti e sofferenza lo attenderanno fino all'apocalisse finale che nulla ha da invidiare al Ragnarok della mitologia norrena.
Ciclo assolutamente originale, unico nel suo genere ed assolutamente privo di epigoni o altre pietre di paragone.
Scritto con l'ottimo stile letterario di Zelazny, parte con i primi due libri (Nove Principi in Ambra e Le Armi di Avalon) che ricordano molto il Moorcock di Elric dal punto di vista stilistico e tematico, pertanto potrebbero scoraggiare un lettore smaliziato per via della loro linearità, ma dal terzo libro in poi, la qualità del ciclo si innalza vieppiù esplorando tematiche inconsuete nel panorama Fantasy, ogni azione dei protagonisti viene finemente analizzata dal punto di vista filosofico e soprattutto psicologico con una profondità tale da diventare, forse il principale limite del Ciclo, dato che l'eccesso di analisi frammenta la cronaca degli avvenimenti.
Comunque mirabile il lavoro fatto dall'autore sui protagonisti, che da figure bidimensionali acquistano personalità vivide e distinte fra loro, uno su tutti il protagonista Corwin che, da tipico eroe fantasy, forte, giovane, amato dalle donne e tranquillamente irresponsabile, si evolve fino a diventare una figura quasi unica nel pantheon del fantasy per la sua personalità complessa.
Pertanto opera originale, inimitata e ben scritta, unico limite taluni eccessi descrittivi che spezzettano eccessivamente il racconto degli eventi, risultando a volte fastidiosi.



 
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