17 Luglio 2009, 16:32:58Commento scritto da tehom
Voto: 6.50
Scritti a distanza di più di vent'anni l'uno dall'altro, questi due romanzi ci danno una plastica rappresentazione dell'evoluzione come scrittore di Vance che, da un'esordio sia pur promettente, ma tutto sommato convenzionale e non del tutto convincente nella caratterizzazione dei personaggi, si produce poi in una virtuosistica operazione di ripresa dell'interessante idea originaria, questa volta però con una  ben più colorita e coinvolgente rappresentazione.
Il viaggio dello showboat sul Vissel non sarà affascinante come quello lungo il Fiume farmeriano, ma la verve delle battute, la ribalderia dei protagonisti, l'ironia che permea i dialoghi declinata in tutte le possibili gradazioni ( lieve mordacità, puro cinismo o feroce sarcasmo ) fanno di questo Vance d'annata una lettura piacevolissima.
Solo un po' sottotono ed affrettato il finale.
 
05 Giugno 2009, 14:13:55Commento scritto da io.robot
Voto: 6.00
sono due romanzi assolutamente distinti l'uno dall'altro e

mentre per il primo L'odissea di Glystra
riconfermo il parere positivo già espresso nella pubblicazione di Urania Collezione:

" ....... condivido il parere di chi mi ha preceduto:
sembra un lavoro preparatorio al forse più noto pianeta Tschai
comunque non sgradevole

............ ora mi aspetta il secondo romanzo del ciclo del Grande Pianeta....................."

il secondo, ambientato su di un fiume del Grande Pianeta, si trascina stancamente e non ha, a mio avviso una trama coinvolgente anche se caratterizza maggiormente i personaggi (diversi da quelli dei primo romanzo) e disegna culture diverse che sopravvivono non contaminandosi grazie alle distanze esistenti sul Grande Pianeta  (a questo darei una insufficienza!!!!!!)
 
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