12 Maggio 2022, 18:22:07 | Commento scritto da Han Tavers | | |
Romanzo apparentemente lineare ma con colpi di scena continui, "chicken" a parte, tutto il resto è molto avvincente e in qualche maniera anche realistico. |
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26 Giugno 2019, 15:23:09 | Commento scritto da and | | |
Bel classico di FS che, scritto quasi 70 anni fa, tratta in modo fresco e godibile temi ancora attuali quali il consumismo, la pubblicità, la propaganda. |
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12 Luglio 2015, 20:35:11 | Commento scritto da grifone58 | | |
Romanzo profetico e coinvolgente che non accusa minimamente il trascorrere del tempo, sembra assolutamente attuale... consigliatissimo |
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20 Dicembre 2012, 00:42:24 | Commento scritto da Mifune | | |
Ero molto curioso di leggerlo poiché ne avevo sentito dire un gran bene da più parti, ma è stato una delusione. Profetico e attuale, ma al di là di questo non credo che meriti la fama di cui gode, poiché l'idea di fondo non è supportata adeguatamente dall'intreccio e dallo stile. Senza dubbio, la prima parte è migliore della seconda, troppo sbrigativa (avrebbe meritato almeno cento pagine in più). È il secondo romanzo di Pohl che mi delude, quindi che credo che lascerò passare un bel po' prima di leggerne un altro. Nonostante tutto, merita per il messaggio. |
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24 Giugno 2012, 12:06:48 | Commento scritto da Free Will | | |
Possiamo limitarci a considerare questo romanzo del 1962 come una satira feroce al consumismo, alla pubblicità invadente, falsa e perversa, al mercato globale, focalizzando l'attenzione solo sugli aspetti negativi. E poi la sovrappopolazione con tutte le conseguenze nefaste sul benessere individuale e sull'ambiente (divertente l'immagine dei gioielli non più fatti di oro e pietre preziose, ma di legno vero). Il mondo è diviso fra pubblicitari-venditori e consumatori-lavoratori, con una forbice enorme fra ricchezza e povertà, come è sempre stato fra nobiltà e servi della gleba. Esattamente come adesso con le banche (e i loro lacché politici) ed i risparmiatori-lavoratori. Però il racconto è anche un thriller avvincente e ricco di invenzioni entusiasmanti: si legge tutto d'un fiato, si ride e ci si commuove contemporaneamente, ma soprattutto tiene sveglia la nostra coscienza. Peccato per lo scempio linguistico che ne ha fatto l'anonimo traduttore, con un lessico terribile e con i peggiori errori di traduzione mai visti (come il famigerato "nitrogeno"). |
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01 Marzo 2012, 15:36:49 | Commento scritto da Roger Wilco | | |
Purtroppo vado controcorrente, personalmente non l'ho trovato questo gran capolavoro. Lento, e alla fine decisamente sottotono e scontato. Idea di fondo sicuramente avvincenta e molto attuale, ma riguardo unicamente al piacere della lettura mi ha un po deluso. |
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16 Ottobre 2011, 09:55:29 | Commento scritto da maxpullo | | |
Davvero sorprendente questo romanzo che non risente minimamente degli anni trascorsi dalla sua prima pubblicazione in cui gli autori riescono a disegnare, in maniera pressochè perfetta, una società totalmente basata sul consumismo e sulle guerre tra società rivali al punto che, a tratti, si ha quasi l'impressione che i due abbiano potuto disporre di una sfera di cristallo e che abbiano esagerato volutamente solo alcuni dettagli di questa loro distopia esclusivamente per nascondere questa loro capacità di prevedere il futuro. La loro bravura sta soprattutto nel fatto di esser riusciti a creare una immedesimazione così perfetta tra lettore e protagonista al punto che non gli serve descrivere la società nelle sue allucinanti sfaccettature, ma gli è sufficiente farcela vedere attraverso i suoi occhi. Il processo di crescita del protagonista, le sue frenetiche peripezie che lo portano a vivere tutti i "ruoli" di questa società dal paradiso del dirigente di una società pubblicitaria all'inferno dei consumatori oppressi, rapiscono il lettore facendogli vivere una straordinaria avventura di cui, davvero sino alla fine, non si riesce a prevedere l'epilogo. Insomma, una macchina davvero ben costruita in cui c'è tutto: azione, suspense e ritmo, unite ad una analisi sociologica assolutamente lucida e convincente di una ipotetica società futura. Un classico che diverte ed impressiona per la sua attualità |
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06 Luglio 2011, 12:19:05 | Commento scritto da PabloE | | |
L'inizio è lento, ma è giusto che sia così in questo caso: dà il tempo al lettore di ambientarsi nel futuro distopico creato da P&K, un futuro in cui il commercio ha preso il sopravvento su tutto il resto, in cui gli uomini si dividono in due classi sociali, i pubblicitari-venditori ed i consumatori, con questi ultimi che, nonostante le evidenti disparità, accettano passivamente il loro ruolo, bevendoci su un Caffeissimo. L'elemento di disturbo all'equilibrio di questa società consumistica portata agli estremi è dato dai conservatori, gli Indietristi, che vorrebbero tornare in una società più naturale.
In questo mondo distorto seguiamo un pubblicitario con il compito di vendere Venere, convincere la gente a migrare su Venere per poi sfruttare il pianeta per gli scopi della sua società: profitto, controllo, potere.
Un colpo di scena cambia il ritmo della narrazione e le sorti del protagonista portando a situazioni e ad un finale scontati, ma non del tutto e che continuano comunque ad interessare il lettore. |
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31 Gennaio 2010, 22:32:28 | Commento scritto da Leinster57 | | |
Molto bello e originale. L'apparire inteso come essenza sociale |
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07 Novembre 2007, 15:46:13 | Commento scritto da nemesis | | |
Bellissimo romanzo, c'è tutto, azione, particolari, ti tiene attaccato con continue novità immerse in una società futura descritta in maniera sublime. |
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17 Febbraio 2006, 14:06:12 | Commento scritto da marsman60 | | |
TALMENTE PROFETICO E ATTUALE CHE POTREBBERO AVERLO SCRITTO IERI. |
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09 Gennaio 2006, 13:06:40 | Commento scritto da Lazarus | | |
Un testo profetico, ironico e satirico. Un classico inossidabile che non può mancare tra le letture. |
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19 Agosto 2005, 03:43:17 | Commento scritto da combatrockit | | |
Semplicemente profetico, peccato per il finale leggermente sottotono rispetto al resto del libro |
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24 Aprile 2005, 11:33:10 | Commento scritto da Stormbringer | | |
Un classico della fantascienza, preveggente romanzo di una società odierna dai tanti pro ed i maggiori contro. Incredibilmente attuale anche se scritto nel 1953, in una terra oramai troppo stretta il consumatore esce dal pianeta, si consumerà egli stesso? Da leggere assolutamente. |
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23 Aprile 2005, 16:25:51 | Commento scritto da Zapod | | |
Ironica e disincantata narrazione di un futuro molto attuale. Anticipa e da spunti a tutta la produzione Socio - Fantascientifica a seguire. Bello. |
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