25 Novembre 2012, 14:47:00Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Una trama originale e divertente racchiude una storia molto interessante, ricca di riflessioni sull'autodeterminazione e sul rapporto tra l'uomo e la divinità: Vonnegut usa qui uno stile lineare e ricco di ironia per raccontarci una verità molto amara e piena di disincanto, una teoria secondo cui l'uomo, nel corso della sua esistenza, sarebbe stato inconsapevolmente guidato da misteriose forze cosmiche i cui scopi, alla fine, si rivelano ridicolmente futili.
Ma il tema predominante del romanzo rimane quello del rapporto tra l'uomo e Dio attraverso la religione, un tema sviluppato in modo tanto dissacrante quanto assolutamente geniale ed originale con Vonnegut che, attraverso i suoi personaggi, arriva a dimostrarci che può esistere una religione che non solo nega l'utilità del rapporto con il divino, ma che giunge a vietarlo espressamente.
La Chieda di Dio Assolutamente Indifferente è una delle trovate più geniali che mente di autore abbia mai concepito ed il fatto che questa chiesa venga fondata sui fatti e sulla logica porta due conclusioni importantissime: da un lato permette a Vonnegut di assestare un colpo devastante a tutte le religioni basate sulla pura fede e sull'imposizione di dogmi e dall'altro gli consente di affrancare l'uomo dal concetto stesso del giudizio divino, liberandolo da una serie di sovrastrutture mentali che limitano la sua naturale propensione al bene ed all'eguaglianza con gli altri uomini.
Il mondo utopico che ne deriva è una delle immagini più divertenti e affascinanti della SF di tutti i tempi e fa si che questo romanzo rimanga uno dei classici intramontabili del genere.
Il finale è forse un po' tirato via, ma questo non cambia l'ottima impressione che ho avuto da tutto il libro.
 
17 Settembre 2009, 21:10:04Commento scritto da Gundam70
Voto: 7.50
Il romanzo mi e' piaciuto, ma non quanto Ghiaccio Nove che mi ha fatto conoscere questo autore.
Anche in questo romanzo si trovano temi quali la falsa religione, le critiche neanche tanto velate al sistema politico/civile/militare della civilta' contemporanea.
Si sente un po' il peso degli anni del romanzo, quando si legge di "razzi" e non di moderne astronavi, oppure quando ancora si legge di panorami, flora e fauna che l'autore immagina siano sui pianeti del nostro sistema solare.
Pero' era anche il 1959 e l'uomo avrebbe dovuto aspettare ancora 10 anni prima di mettere piede sulla Luna.
 
10 Giugno 2007, 02:24:45Commento scritto da Alberto
Voto: 10.00
Un grande Vonnegut. Si conferma uno dei maggiori scrittori del novecento, anche al di fuori della fantascienza.
 
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