31 Luglio 2013, 02:17:41 | Commento scritto da Fantobelix |
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La lettura partita con entusiasmo per l'ottimo romanzo breve che dà il titolo all'opera, ha avuto momenti sfilacciati e poco scorrevoli, rallentando la produttività di un impegno che a tratti ho faticato a portare avanti. Strano perchè a parte qualche racconto ho trovato molto originali e stimolanti parecchi spunti, soprattutto le sottolineature sull'insensatezza delle convenzioni sociali, etologiche e etiche, spesso incomprensibili, vuote o totalmente aberranti relativamente a quelle di mentalità e stili di vita di razze diverse e fra loro aliene. Non certo una sf hard, ma quasi un gioco nel fare entrare in contatto e far convivere in uno stesso contesto ambientale culture e filosofie in forte contrasto se non addirittura tra loro repulsive: Vance, come un piccolo chimico curioso e divertito, mette insieme elementi a rischio di esplosione, per vederne l'effetto sortito. Ricchissime e variegatissime le razze, i popoli e i contesti socio-culturali creati, con qualche trama più avvincente grazie a sfumature gialle. - L'Opera dello spazio: l'opera di gran lunga il più interesante e articolata, impreziosita dalle citazioni musicali, qui prestate a dissacrare e sbeffeggiare l'umana prosopopea di esportare "filantropicamente" la propria cultura ritenuta superiore all'alieno-da sé (in quanto sconosciuto). Un vero divertissement che senza togliere valore alla musica, la spoglia dal suo uso elettivo per colpire gli esportatori di cultura dominante, (o di pace o democrazia?). Voto 8. - Nave scuola 25: Un pò più tecnologico e atipico in questa raccolta, piacevole racconto di sfida all'umana capacità di reagire alle prove. Voto 7. - Il paradiso di Ullward: E' più importante il valore oggettivo e reale di una ricchezza o la sua ostentazione fine a sè stessa? Voto 6. - L'ultimo castello: Un'irrinunciabile dignità di ceto porta al suo annientamento, in uno sfondo quasi fantasy: voto 6,5. - Stazione Abercrombie: Una paradossale enclave di opulenta pinguedine, messa a nudo nella sua miseria. Voto 5,5. - Il Faleno lunare: Bel racconto in cui le convenzioni sono tutto e prevalgono su tutto. Voto 7,5. - Il Ruffaldo: Uso improprio e fastidioso di una nobile scoperta scientifica. Voto 5. - Il caso Dacre: Una serrata caccia tra le stelle, sulle tracce di un geniale chirurgo in preda a delirio di onnipotenza. Voto 7. | |||||||
06 Settembre 2011, 11:12:54 | Commento scritto da gasp63 |
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L'opera dello spazio : finalmente mi decido a leggere anche questo romanzo di Vance. Forse un opera minore rispetto ad altre, se non altro per la brevità della storia. Ottimo lo spunto per accostare fantascienza e musica. Fantasiose le culture aliene visitate. Avventuroso, scorrevole, abbastanza estivo, ma soddisfacente. Buono (7) Anche il giudizio sui racconti è positivo: Nave scuola 25 : nave scuola a vele solari, con istruttore aguzzino. Ottimo (8) Il paradiso di Ullward : terra sovrappopolata e ultraricchi che cercano di evadere acquistando pianeti non ancora popolati. Interessante (7) L'ultimo castello: futuro della terra in stile barocco con riferimenti alla tradizione medievale Giapponese. Buono (7) Stazione Abercrombie : piccolo giallo obeso. Buono (7) Il Faleno lunare: pianeta teatrale, con maschere e giallo. Sufficiente (6) Il Ruffaldo: spunto interessante sul tema degli universi paralleli. Sufficiente (6) Il caso Dacre: un altro piccolo giallo, con finale alla Wells (7) | |||||||
28 Agosto 2008, 09:18:51 | Commento scritto da io.robot |
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............ sufficiente ma nulla più speravo sinceramente meglio da Vance non lo rileggerò | |||||||
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