30 Marzo 2019, 10:44:18Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
Un commento  particolare diu questi racconti. Ho trovato questo volume in una biblioteca privata "moderna"- della serie p0oti un libro, prendi un libro e, trattandosi di Simak l'ho preso in prestito. Ottimi racconti a sfondo fantascientifico con due o tre racconti più di genere fantasy che altro. Le bambinaie mi sembra il migliore. Comunque se lo trovate in giro poteter comprlarlo. Io l'ho dovuto rendere indietro, già non trovo spazio per la mia collezione d'Urania...r,
 
20 Febbraio 2016, 17:50:29Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Sinceramente mi aspettavo di meglio da questa antologia: ho trovato i racconti tutti mediamente godibili ma nessun vero sussulto con le uniche eccezioni di "Le bambinaie" e "La cosa nella pietra".
Atmosfere bucoliche e molta malinconia sono gli ingredienti principali di una serie di racconti che, con poche eccezioni, quasi stento a ricordare tanto mi sono parsi privi di mordente oppure sconclusionati.
Mi limito pertanto a lodare "Le bambinaie" per l'idea innovativa e di sicuro effetto, nonchè per l'atmosfera di mistero e sospensione che il racconto riesce a trasmettere e per il senso di inquietudine che si prova al cospetto di queste misteriose entità aliene che, pur non avendo nulla di terrificante, hanno un qualcosa che le rende sinistre ed inquietanti, un po' come le figure col testone nei quadri di De Chirico (ed è così che me le immagino).
Altra perla è il racconto "La cosa nella pietra" che avevo già letto in "Scendendo", degli Omnibus Mondadori e di cui riporto qui il commento che trovo abbastanza adeguato dopo la rilettura.
... è il tipico racconto di Simak, interamente pregno di buoni sentimenti, umanitarismo e comprensione al di là di tempo, spazio e pianeta di appartenza. Il protagonista della storia è il consueto "eroe solitario" che contraddistingue gran parte della sua narrativa, un uomo che la vita ha costretto a fuggire dalla quotidianità ed a rifuggiarsi in un luogo ameno e sperduto, a condurre una esistenza semplice e pastorale. Ma la vita ha anche dato a quest'uomo alcuni bizzarri "doni" le cui caratteristiche sono forse il misterioso risultato dell'incidente cui è stato vittima. In una atmosfera di idillica poesia, quest'eroe solitario vivrà una avventura tanto straordinaria quanto affascinante, entrando in contatto con due diverse entità aliene, permettendoci di sperimentare attraverso la sua esperienza un senso di affetto, devozione e tenerezza sconfinati come quelli che talvolta si provano nei confronti dei propri animali domestici. Molto buono.
Al di là di questi due capolavori tanto mestiere, ma anche tanta noia per cui non andrei al di là di una sufficienza piena.
 
22 Febbraio 2011, 16:32:20Commento scritto da dvmauro
Voto: 7.50

Notevole antologia delle opere migliori secondo l'autore, o comunque molto "tipiche" della sua produzione. Il tema conduttore è forse la nostalgia per una vita più a misura d'uomo, pur con tutte le novità del futuro: tecnologia, robot, alieni, paesaggi fantastici. Tutti elementi trattati però con umanità e attenzione, più centrati sui rapporti e le tensioni umane che non con la scienza o la tecnologia. Su tutti, "Caverna nel Wisconsin", già noto e qui ribattezzato "La cosa nella pietra", che colpisce nella fantasia e nello stupore, come "La stagione dell'autunno" e "Le bambinaie", quest'ultima con un sorprendente e riuscito finale, oltre ad un'atmosfera soffusa di sogno e poesia. Ben riusciti anche "Tutte le trappole della terra", "Il fantasma di una modello T" (nostalgico e commovente), "Buona notte, signor James", cupo e
singolarmente anomalo per il solare Simak. Più leggero e scanzonato "Scaramuccia". Livello medio comunque notevole e
compattezza dei temi e delle interpretazioni narrative.
 
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