---commento riferito ai quattro libri del ciclo---
Interessante iniziativa che, di certo, non regge neanche lontanamente il confronto con le opere di Asimov, ma che, in ogni caso, consente di passare qualche ora di piacevole lettura. Peccato manchino all'appello gli ultimi due volumi. Fondamentalmente consigliato |
Creare una vicenda a più "mani" e per di più in sequenza, potrà essere stimolante per chi lo fà, ma non sempre per chi legge. Onestamente in questi 4 volumi si avvera ciò, si parte spediti, poi si capisce che la storia deve languire quasi claustrofobicamente nello stesso posto, con gli stessi personaggi e le stesse vicende più o meno prevedibili, adatte ad un pubblico di adolescenti degli anni '50, neanche tanto pretenziosi per gli standart dell'epoca. Su tutto aleggia, ma molto impalpabilmente,"il buon dottore", ci sono i richiami ovvi al suo universo narrativo e infatti solo i robot hanno un pò di personalità rendendo la lettura un pò più sopportabile.
La storia s'interrompe al quarto volume, i restanti due volumi non sono stati ancora pubblicati in Italia e a questo punto non credo che ne sentirò la mancanza. |
