03 Settembre 2012, 16:20:22Commento scritto da PabloE
Voto: 6.50

Pre o ante sc<x>riptum o quello che vi pare: non ho letto Il negozio d'armi di van Vogt che sembra risollevare il volume. Prima o poi leggerò direttamente il romanzo fix-up.

Sono passati esattamente 70 anni da quando furono scritti questi racconti. Va da sè che quelli che più ne risentono sono i racconti prettamente hard SF. Spiccano dunque in negativo Clement e Smith, quest'ultimo è stato eccezionale: mi ha indotto ad abbandonare il racconto alla seconda pagina, cosa più unica che rara.
Un po' di delusione anche per il racconto di Brown dal quale mi aspetto sempre l'eccellenza.

Di davvero notevole, da stroppicciarsi gli occhi, gridare al miracolo e convertirsi alla setta fantascientifista non c'è nulla.
C'è però quella Fondazione di Asimov che mi ha provocato una leggera tachicardia da nostalgia.
C'è anche il sempre gradevole Bester che ne La spinta di un dito costruisce con nonchalance un giallo atipico con le indagini svolte al contrario e con un finale che sorprende, non per l'"assassino", ma per altro.
Oltre a Il negozio di armi, van Vogt è presente con altri due racconti, ma Manicomio è senza dubbio superiore per impianto narrativo e il finale alla Sheckley.
 
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