02 Aprile 2010, 19:06:38Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Una raccolta davvero fuori dall'ordinario questa, con diversi racconti interessanti ed originali.
Il primo racconto, "Il pianeta dei finti" di J.T. McIntosh è, a mio avviso, il migliore dell'antologia: mi ha colpito soprattutto per lo spunto felice degli extraterrestri in grado di assumere le sembianze umane al punto da rendere praticamente impossibile ogni operazioni di identificazione basata su parametri fisici e biologici. Una caccia serrata contro il tempo e sempre alla ricerca di idee nuove, una sfida continua che si riesce a vincere solo nel finale, con una domanda su qualcosa che solo i veri terrestri possono conoscere e comprendere.
Nulla di speciale il secondo racconto, "Mordi il prossimo tuo" di Philip José Farmer, he deve tutto il suo fascino esclusivamente all'incipit misterioso ed alla descrizione dell'assurdo aldilà in cui viene catapultato il protagonista, ma la storia lascia alquanto freddini e coinvolge molto poco.
Il terzo racconto, "Bionde dallo spazio" di Henry Slesar, è molto originale e rimane impresso soprattutto per il bel finale a sorpresa e per la bella copertina ad esso ispirata che, per stile, possiamo senz'altro attribuire a Thole, anche se nel volume non è indicato.
Il quarto racconto, "Il prof. Ameba" di Winston K. Marks è molto interessante per l'ipotesi di sviluppo di un organismo complesso unicellulare e per la suggestiva descrizione della sua evoluzione, ma mi ha lasciato un po' sconcertato soprattutto a causa dello stile di narrazione in prima persona che non mi ha convinto troppo e secondo me non si addice alla vicenda.
Nell'ultimo racconto James G. Ballard ci riporta per un attimo a Vermillion Sands, fantastica località già patria delle case psicomorfiche de "I mille sogni di Stellavista" e degli straordinari "Scultori di nuvole". Protagonista di questa allucinante vicenda è  ancora una volta una forma d'arte assolutamente stupefacente ed innovativa, quella della creazione delle affascinanti sculture soniche, statue cioè in grado di riprodurre suoni e melodie non appena vengano accarezzate dalla brezza.
Il suo "La scultrice di Vermilion Sands" non solo è una nuova favola moderna di quelle che solo Ballard può concepire, ma è anche una parabola triste e drammatica dei rischi che si corrono ad offendere la sensibilità di un'artista e ad affrontare con leggerezza quello che non si conosce.

Il pianeta dei finti - 8
Mordi il prossimo tuo - 6
Bionde dallo spazio - 7
Il prof. Ameba - 6,5
La scultrice di Vermilion Sands - 7,5
 
19 Febbraio 2010, 11:05:14Commento scritto da marco.kapp
Voto: 7.50
Divertente antologia di racconti a tema metamorfico. Mi sono piaciuti, in particolare, "Il prof. Ameba" (di Winston K. Marks) e l'ultimo (del grande J.G. Ballard) "La scultrice di Vermilion Sands", caratterizzato da una vena ironica irresistibile.
 
31 Gennaio 2010, 22:06:18Commento scritto da Leinster57
Voto: 7.00
Bellissimo, diverso e divertente.
 
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