03 Dicembre 2018, 22:31:46Commento scritto da zecca_2000
Voto: 6.00
Tipico romanzo di Dick.<o:p></o:p>
Io ho letto la versione pubblicata da I classici di Urania, ossia quella in cui era stata aggiunta la parte tagliata.<o:p></o:p>
Quindi, all’apparenza una trama lineare, sociologico/spaziale, una colonia verso cui tutti emigrano che dovrebbe essere super figa, ma che forse non lo e’. e Trattadosi di dick, non spoilero dicendo che non lo e’.<o:p></o:p>
All’improvviso, l’azione si sposta, ossia partono i sogni lisergici dell’autore/protagonista. E la cosa bella e’ che tutti i coloni, sottoposti a una prova di iniziazione 9appunto, la somministrazione dell LSD), vedono tutti gli stessi “paramondi”. <o:p></o:p>
Un’idea molto dickiana, molto anni 70, quella dell LSD come “apertura delle porte della percezione” (chi lo disse, Blake? Jim Morrison?), in parte superata ma peraltro abbastanza affascinante.<o:p></o:p>
Peccato che il tutto venga interrotto dopo sei o sette capitoli, e si torna alla trama percedente. In effetti questa parte era stata tagliata, e … forse un motivo c’era. Peccato, perche’ sicuramente era piu interessante la trama alternativa.<o:p></o:p>
Ad ogni modo, si fa leggere, e’ un dick, quindi la sufficienza glialo do…<o:p></o:p>
 
17 Settembre 2011, 10:15:23Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Chi conosce bene Dick saprà senz'altro che egli ama spesso "giocare" con il concetto di realtà, creando mondi onirici ed allucinogeni che si sovrappongono a quello cui siamo abituati a vivere: molto spesso il veicolo per "visitare" questi mondi è rappresentato da particolari tipi di droga (Le tre stimmate di Palmer Eldritch, L'uomo dei giochi a premio), altre volte invece l'ingresso in queste realtà parallele (o sottomondi o para-mondi) avviene a causa di incidenti (Ubik, L'occhio nel cielo).
Quasi sempre l'ingresso in queste realtà illusorie è talmente repentino (come il passaggio dalla veglia al sonno) che il protagonista non se ne rende nemmeno conto: a volte si riesce a "tornare indietro" (L'uomo dei giochi a premio, L'occhio nel cielo), altre volte no (Ubik), altre volte ancora non è chiaro se si sia tornati indietro o ci si sia definitivamente perduti (Le tre stimmate di Palmer Eldritch), altre volte infine il ritorno indietro non è neppure previsto perchè la realtà parallela è quella "vera" di ogni giorno (La svastica sul sole).
Utopia andata è ritorno rappresenta l'ennesima evoluzione sul tema dei sottomondi e delle realtà parallele, ma, nonostante possegga la forza visionaria delle storie migliori di Dick non è riuscita a convincermi proprio sino in fondo: la repentina escursione del protagonista nel mondo allucinatorio indotto dall'LSD appare qui più una forzatura che un qualcosa di funzionale alla trama e crea una nota stonata che in nessuna maniera si riesce ad armonizzare con il resto della vicenda.
Sino a metà libro si rimane con il fiato sospeso per seguire una vicenda affascinante e complicata che può portare ad esiti imprevedibili, poi improvvisamente il romanzo cambia registro e, quando ritorna infine nel solco principale è troppo tardi per recuperare il fascino delle pagine iniziali: secondo me la spiegazione finale è troppo confusa per riuscire a rimettere a posto i fili di una trama impazzita e mi rimane l'impressione di aver letto due libri, uno ottimo ed uno scarso per cui la valutazione è di conseguenza.
 
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