03 Luglio 2023, 21:33:39 | Commento scritto da vinmar |
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L' ho riletto dopo molti anni e devo dire che il ricordo era molto migliore. Unica cosa la sensazione di tristezza e di scoramento è descritta in maniera incredibile. La sensazione di piccolezza dell'essere umano verso la maestosità della natura è resa in maniera egregia. Romanzo comunque da leggere, anche se non regge gli anni (o sono forse io che non sono più lo stesso?) | |||||||
02 Febbraio 2021, 20:05:14 | Commento scritto da dargon10 |
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03 Ottobre 2017, 14:42:02 | Commento scritto da antosimov |
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Atmosfera post apocalittica dopo un terremoto devastante. Viaggio di un uomo alla ricerca della figlia in compagnia di un un bambino. Finale positivista dopo un corollario di malvagità. La prosa è scorrevole, si legge in poche ore. Da consigliare per chi vuole una lettura che fa compagnia e distende. | |||||||
08 Aprile 2015, 09:50:51 | Commento scritto da and |
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Buon romanzo in pieno stile catastrofista britannico, non un capolavoro ma una storia che ti prende e si fa leggere molto velocemente. | |||||||
05 Aprile 2014, 12:01:35 | Commento scritto da remotino |
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Romanzo capolavoro, vale senz'altro la pena di leggerlo. | |||||||
03 Maggio 2012, 17:52:51 | Commento scritto da Arne Saknussemm |
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Un romanzo ben scritto e ben costruito. La catastrofe e l'impatto di questa sui sopravvissuti la fà da padrone e l'autore ci dà bellissime immagini di umanità varia. A mio avviso il colpo di genio di Christopher è stato l'ambientare il tutto su un isola per poi far sparire il mare. Matthew e Billy che camminano sul fondo del mare mettono davvero i brividi. | |||||||
12 Dicembre 2009, 18:35:53 | Commento scritto da maxpullo |
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Senza dubbio uno dei milgiori romanzi catastrofici di tutta la fantascienza. In pochissime pagine John Christopher riesce a sconvolgere il mondo e la realtà che siamo abituati a conoscere: con un pezzo di bravura e di orrore puro quale raramente si vede in un libro, attraverso gli occhi ed i sensi del protagonista, assistiamo attoniti alla rovina della civiltà umana. E' notte, i cani ululano e gli uccelli fuggono: in una atmosfera irreale e quasi da incubo la catastrofe, contro ogni previsione e aspettativa, si abbatte sul mondo e prima ancora che il portagonista possa rendersene conto, egli diventa un supersite, un sopravvissuto, costretto a fare i conti con una realtà nuova che poco a poco dovrà imparare a conoscere. Attraverso gli occhi di Mattew, pagina dopo pagina, scopriamo le meraviglie e gli orrori di questa nuova realtà in cui mare e terra si sono irrimediabilmente scambiati di posto ed in cui tutte le coordinate geografiche hanno perduto ogni significato. Un mondo in cui la civiltà non esiste più ed i pochi superstiti si guardano con ostilità perchè la morte di uno può significare la vita di un altro. Ed è a questo punto che la folle marcia del protagonista, alla disperata ricerca della figlia, si trasforma in una marcia onirica attraverso fondali marini venuti improvvisamente alla luce, ma, soprattutto, si trasforma in una appassionante e sconvolgente mostra dei diversi modi di reagire degli altri superstiti rispetto alla catastrofe. C'è chi tenta di riorganizzare una civiltà, chi si abbandona alla disperazione, chi sceglie di vivere uccidendo, razziando e depredando e chi si rifugia nel baratro della follia, in un bestiario umano davvero variopinto, completo e commovente nelle sue sfumature che l'autore è riuscito a cogliere ed a rendere tangibili. L'avventura del protagonista e del suo giovanissimo accompagnatore in questo mondo sconvolto ed ostile, finirà quindi per trasformarsi in una ricerca di se stessi e del vero significato della vita: la comprensione che il rimpianto di ciò che si è perduto non vale la bellezza ciò che si è trovato renderà il finale particolarmente bello e degno di una grande storia. Uno dei capolavori più belli che abbia mai letto. | |||||||
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