15 Aprile 2014, 11:36:10 | Commento scritto da ciccio | | |
Malgrado sia scritta bene e le idee interessanti mi e sembrato decisamente insulso e inutile, una serie di eventi improbabili in una catena che fa paura, spero che le altre storie del ciclo siano migliori |
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30 Aprile 2008, 15:10:11 | Commento scritto da luciana | | |
Mi piacciono le storie d'amore tra umani e alieni ! |
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28 Dicembre 2007, 19:35:35 | Commento scritto da nickel | | |
Racconto semplice ma gradevole, mi è piaciuto molto lo stile; assomiglia un po' a quello di L. Mcmaster Bujold, una fantascienza al femminile interessante |
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11 Maggio 2007, 15:21:57 | Commento scritto da metalupo | | |
Sullo stile: Autrice brava e leggera assieme. Quel tipo di leggerezza stilistica che sembra derivare più da buona padronanza linguistica, volutamente e sapientemente controllata, che non magari da incapacità di scrivere in uno stile più profondo.
Metto questa osservazione sullo stile per prima cosa, perchè è l'unica che tutti quelli che hanno letto il romanzo (o più in generale l'Asaro) condividano. Per il resto i pareri sono contrastanti.
Il mio parere è che la Asaro scriva una fantascienza avventurosa abbastanza tradizionale, ma con personaggi psicologicamente credibili, non manichei, vivi! E - come anche altri autori odierni, ma con più naturalezza rispetto a loro - riesca a stare con due piedi in una scarpa, tentando di miscelare nella stessa storia il sense of wonder degli scenari classici della fantascienza con la plausibilità (fanta?)scientifica del tratteggio di una umanità futura ormai priva di remore e freni nell'alterare il proprio corpo - e il proprio stesso concetto d'umanità - con ogni mezzo tecnologicamente possibile (Ho in mente Peter Hamilton ad esempio).
Ma la Asaro si lancia in questo tipo di operazione mantenendo una visione positiva e priva di disperazione, unita a una semplicità e immediatezza d'approccio (apparente imediatezza - e questa è bravura!) che talvolta è assente in autori recenti e giustamente osannati che si cimentano nello stesso gioco. L'Asaro è molto solare (almeno stando alle tre cose di suo che ho letto). Per contro ho riscontrato con sorpresa che alcuni che l'hanno letta (in particolare che hanno letto questo romanzo) la trovano puerile. In effetti, sul piano della plausibilità scientifica ci sono molte forzature che mirano proprio a ristabilire il "sense of wonder" del passato, una sorta di revival delle ingenuità della fantascienza che fu. Forzature che anche se sono giustificate adeguatamente da appositi espedienti narrativi, alcuni lettori hanno trovato irritanti (da quel che so).
Una nota curiosa: "Un ponte sull'abisso" è in pratica una storia d'amore... un romanzo rosa. Ma se questi sono i risultati che può esprimere un romanzo rosa, mi abbono subito ad Harmony! |
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17 Marzo 2007, 14:16:48 | Commento scritto da fieramosca | | |
Un ottimo romanzo di una scrittrice ancora relativamente poco conosciuta in Italia. Da sottolineare l'abiltà dell'autrice nel descrivere i sentimenti della protagonista nel suo rapporto intimo con un appartemente ad una specie aliena, anche se discendente dagli umani. Un romanzo da non perdere. |
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