13 Maggio 2021, 15:58:33Commento scritto da capricorno52
Voto: 10.00
Ambientato sul pianeta deserto di Arrakis, Dune è la storia di Paul Atreides, erede di una nobile famiglia incaricata di governare un mondo inospitale dove l'unica cosa di valore è la "spezia" melange, una droga in grado di prolungare la vita e aumentare la coscienza .
Desiderato in tutto l'universo conosciuto, il melange è è la droga che permette di avere un potere incommensurabile.
Quando Casa Atreides viene tradita, Paul dopo la distruzione della famiglia dovrà nascondersi nel deserto e mettersi in  viaggio per un destino più grande di quanto avrebbe mai potuto immaginare per portare a compimento il sogno piu’ antico dell’ umanità ,l’immortalità,  evolvendosi nell’ uomo misterioso noto come Muad’Dib.
Letto un paio di volte nel periodo adolescenziale e poi trenta anni fa , riletto di recente durante il lockdown  dovuto al Covid19,  l’impressione di meraviglia si è di nuovo scolpita nel mio immaginario.
Dune, ancora oggi  è una delle migliori opere di fantascienza fino ad ora prodotte ,ma non solo, è stato ed è anche fonte d’ispirazione per molti autori e romanzi nati dopo il 1965.
Sull’ universo e le ambientazioni di Dune sono stati scritti fiumi d’inchiostro quindi e difficile dare un giudizio complessivo distaccato ed asettico , quindi mi sono concentrato sulle personali sensazioni ottenute dalla lettura .
La creazione e descrizione dell’ ecosistema del pianeta di Arrakis compresa  la cultura e la popolazione della  comunità nota come  “ Freemen” ne fanno il capostipite della  fantascienza  ecologica
Godibile la trama fatta di odi e rancori ma anche di ricerca della libertà e della giustizia,  intrigante l’ impronta quasi medioevale che caratterizza l’universo di Dune , ordini religiosi (Bene Gesserit) dedicati alla evoluzione della specie umana tramite unioni fra linee genetiche umane , ma col tempo deviati alla ricerca del potere  , mentat , una sorta di calcolatori umani specializzati nel calcolo delle probabiltà e strateghi che guidano dietro le quinte le decisioni dei potenti, guerrieri addestrati per tutte le modalità di combattimento.
Un libro affascinante con personaggi ottimamente caratterizzati che bucano le pagine e restano nell’ immaginario del lettore, sopra le righe il protagonista , Paul Atreides , un sorta  di Cristo umano e divino allo stesso tempo,  che nemmeno nelle fasi cruciali della storia rinuncia alla propria umanità.
Un libro ben scritto e coinvolgente che aumenta l’interesse del lettore  anche grazie alla presenza di frasi che lasciano il segno come “La paura uccide la mente “  e di piccoli camei che introducono  ciascun capitolo scritti a mo' di riassunto  della vita e gesta del Muad’ Dib.
Un libro complesso con larghe parti introspettive, ma anche pieno di azione , un capolavoro che merita attenzione e continuità nella lettura ma che restituisce atmosfere ed emozioni  fuori dal comune.
 
02 Luglio 2013, 10:42:12Commento scritto da Grianne
Voto: 7.50
Dune. Il mio primo libro di fantascienza.
Sicuramente la parte relativa a questo, cioè all'ambientazione, mi è piaciuta molto. Herbert ha costruito questo suo universo con estrema cura, dotandolo di ogni particolare, rendendolo estremamente affascinante.
Anche i personaggi sono molto accurati, profondamente modellati dal popolo o dall'ordine cui appartengono.
Ciò che mi ha lasciato perplessa, in quest'opera, e che non ho apprezzato in pieno, è l'eccessivo lato "surreale". Le continue visioni dei vari personaggi mi sono risultate a volte confuse, poco comprensibili, così come alcuni passaggi del libro incentrati su questa o quella cultura. Di certo non si può accusare quest'autore di fare infodump, anzi, piuttosto il contrario. Il libro è disseminato di termini e concetti propri di questo universo immaginario, usati in maniera scontata dai personaggi, ma forse trovare qualche punto o qualche espediente per dare spiegazioni a noi lettori ignari, sarebbe stato gradito.
Il glossario finale è di aiuto, certo, ma non è gradevole leggere e dover sempre andare a consultare l'appendice...inoltre certi concetti penso debbano essere compresi da chi legge più a fondo di come può spiegarteli un glossario.
Questo metodo di scrittura mi ha un pochino allontanato dai personaggi, sono sempre stata uno spettatore nella storia, e raramente ho provato reale empatia o partecipazione emotiva nelle vicende dei personaggi. I salti temporali presenti nel libro in questo non aiutano. Avrei apprezzato molto assistere alle prime settimane di Paul tra i Fremen, conoscerne più dettagli, invece in quel punto c'è un salto di un paio di anni, e lasciandolo da "neo-arrivato", per quanto in una condizione particolare, lo ritroviamo poi in una posizione del tutto diversa, molto più elevata.
In sostanza devo dire che ho apprezzato questo libro, e di certo voglio sapere come andrà a finire. Spero anche che andando avanti con la lettura, conoscendo sempre meglio questo mondo, questi passaggi poco chiari risultino più semplici da seguire.  
 
01 Novembre 2009, 18:58:20Commento scritto da joker
Voto: 8.00
Riletto a distanza di anni, Dune mantiene quasi inalterato il suo fascino.
E' un libro di una potenza evocativa impressionante; un misto di fantascienza pura e misticismo.
Forse qualche deriva un po' troppo avventurosa, figlia del periodo in cui è stato scritto.
L'autore ha dato vita ad un quadro complesso e perfettamete plausibile, ambientato in un mondo ostile dove vivono culture perennemente in bilico tra il medioevo e la tecnologia più remota.
Un capolavoro.
 
27 Ottobre 2006, 09:04:32Commento scritto da Gundam70
Voto: 10.00
Considero Dune uno tra i migliori libri di SF in assoluto.
L'ho riletto gia' 3 volte e sempre mi tiene con il fiato sospeso.
Gli elementi per renderlo uno dei migliori libri ci sono tutti: azione, navi spaziali, una profezia che si deve compiere, due case nobiliari in lotta tra di loro, un imperatore che tutto controlla, ma che a sua volta e' controllato dalla Gilda spaziale.
E poi Dune, il pianeta Arrakis e i Fremen.
Provate poi a leggerlo sostituendo il melange (la Spezia) con il petrolio dei giorni nostri.
Capolavoro.
 
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