04 Maggio 2021, 13:53:39Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 7.00
I Signori della Terra sono scomparsi dopo una terribile guerra, lasciandosi dietro solo le rovine delle città, un tempo magnifiche, dove essi regnarono.
Nell'anno dell'insediamento il loro posto fu preso dagli uomini, che sotto la guida del Supremo, l'unico Signore della Terra rimasto, fondarono numerosi regni dove i monarchi traggono legittimità grazie ad una intima comunione con la natura stessa, tant'è che oltre ad una lunga vita, acquistano poteri sovrumani come la telepatia o la capacità di cambiare forma, aiutati in questo dai maghi che però scomparvero in seguito alla misteriosa distruzione della loro scuola.
Con la scomparsa dei maghi svanì anche la conoscenza, tranne i pochi brandelli che si recuperarono nei rari testi rimasti e dalla soluzione degli enigmi cui si dedicavano i Maestri della Scuola degli Enigmisti.
Ma tutto iniziò a cambiare quando uno di loro, il giovane Morgon della remota ed insignificante isola di Hed, nato con tre voglie a forma di stella sulla fronte,  sfidò per amore lo spettro del Re Peven di Aum ad una gara di enigmi, dando inizio ad una serie di eventi che cambieranno per sempre Lui ed il suo mondo.
Questo per sommi capi è l'inizio della trilogia degli arpisti contenuta per intero nel presente volume e che comprende:
Il Signore degli Enigmi (The Riddle Master of Hed, 1976)
L'Erede del Mare e del Fuoco (Heir of Sea and Fire, 1977)
Arpista nel Vento (Harpist in the Wind, 1979) nominato al premio Hugo e vincitore del Premio Locus.
I Romanzi sono scritti con prosa raffinata ed insieme densa ed evocativa, simile a quella delle antiche leggende celtiche o norrene e che risulta efficace soprattutto quando l'autrice dipinge il background e i luoghi entro i quali muove i suoi personaggi.
Purtroppo, a mio giudizio, l'autrice diventa meno efficace sia quando deve caratterizzare i personaggi che ho trovato abbastanza piatti  e poco empatici che, soprattutto, nelle scene d'azione, dove non applica praticamente mai la regola dello" show, don't tell" a scapito del mio coinvolgimento negli eventi narrati, un vero peccato.
Il mio voto è comunque alto perché, malgrado quanto sopra, l'opera è rimasta comunque valida ed affascinante, ritengo, anzi che con un'ambientazione del genere molti scrittori odierni ambienterebbero dodecalogie con volumi da mille pagine ciascuno.
Sicuramente ciclo valido e comunque consigliabile in quanto classico, sia pur minore.
 
02 Luglio 2017, 12:31:48Commento scritto da mitd
Voto: 6.00
Si lascia leggere, sebbene le lunghe e frequentissime descrizioni rallentino la trama. Le situazioni più intricate vengono risolte a colpi di magia (è un fantasy, d'accordo, ma anche gli incantesimi dovrebbero rispettare un minimo di regole e sequenzialità). La valanga di nomi, spesso troppo simili, confonde (es: Hel, Hed, Har, Hereu - Morgon, Morgol - Ylon, Ymris, Yrth, Yrye). Il finale è poco sorprendente.
 
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