04 Marzo 2020, 17:52:47Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 6.00
Volume che costituisce una vera e propria summa del Ciclo di Fafhrd e del Grey Mouser, in quanto trattasi dell'unione di quattro differenti antologie dedicate ai due alfieri dello Sword and Sorcery, ossia: Spade e Diavolerie, Spade contro la Morte, Spade nella Nebbia e Spade Contro la Magia.
Rispetto a Le Spade di Lankhmar, altro volume del ciclo da me letto precedentemente, il giudizio migliora in quanto molti dei racconti contenuti nella presente maxi antologia sono risultati più interessanti rispetto al romanzo menzionato poco sopra,per cura dei personaggi, dell'ambientazione e della trama.
A tal proposito spiccano racconti come: Le Donne delle Nevi, L'Empio Graal, Brutto Incontro a Lankhmar, Il Bazaar del Bizzarro, Il Gambetto dell'Adepto, I Signori di Quarmall e pochi altri.
Pur non di meno, i racconti restanti (la maggioranza purtroppo) lamentano gli stessi difetti che ho riscontrato ne Le Spade di Lankhmar, ossia personaggi bidimensionali, totale mancanza di tensione narrativa, vicende del tutto scontate, da cui una generale e crescente sensazione di noia man mano che procedevo nella lettura, tanto che ho temuto di essere costretto ad abbandonare la lettura del libro (extrema ratio cui sono ricorso solo in casi rarissimi di letture totalmente nocive alla mia salute mentale).
Per cui, in definitiva, confermo le mie precedenti impressioni su questo ciclo, ossia che trattasi di un'opera assolutamente disimpegnata, scritta in bello stile, ma che risulta totalmente anacronistica e difficilmente godibile oggi, rispetto all'epoca in cui fu pubblicata.
 
23 Luglio 2012, 11:54:28Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 7.50
Per ora ho letto solo i primi tre: che dire? Leiber dopo averlo ripreso in mano negli anni 2000 non mi era più piaciuto, mentre vent'anni prima era tra i miei preferiti. INVECE, qui è al suo meglio. Godibilissimi e raffinati racconti di fantasy in cui, caso più unico che raro, il genere riesce addirittura a dare l'impressione di intrattenimento intelligente: nel senso che uno non deve ridursi volontariamente al proprio cervello rettile, lo stesso ereditato da tutti i mammiferi a partire dal Mesozoico, per andare avanti nella lettura. Spicca su tutto la prosa appunto raffinatissima ed elegante del Leiber, anche se un po' storpiata ogni tanto dalla Rambelli ("ed" si usa solo prima delle parole che iniziano con "e", dannazione!!!). Straordinaria la copertina di Thole: insomma, un volume che non poteva essere migliore auto-regalo di compleanno.
 
21 Settembre 2005, 11:14:06Commento scritto da Baltorr
Voto: 7.50
;)
 
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