06 Luglio 2016, 17:29:32Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.00
"Siamo uomini, non bestie, uomini che reggono una candela nell'oscurità. Chiudete quella fiammella in una stanza di sicurezza e di autorità: forse vi apparirà più luminosa... in realtà, amici, essa illuminerà le pareti di una prigione e non si estenderà oltre. Io condurrò la mia candela nella notte aperta."

Romanzo di formazione ambientato in quanto rimane, in un tempo imprecisato, degli Stati Uniti dopo un conflitto nucleare.
Davy, il protagonista, è un orfano che, partendo da una condizione servile, riesce ad emanciparsi, e spinto da una mente aperta e scevra da pregiudizi, unita ad un'inesauribile sete di conoscenza arriva a compiere imprese impensabili nel suo  mondo regredito al medioevo.
Al di là dei soliti stereotipi tipici di un romanzo di genere post apocalittico, Davy si distingue per lo stile dell'autore, sognante ed evocativo tanto che mi ha ricordato talvolta Clifford Simak, nonché per la continue esortazioni nei riguardi del lettore ad osservare il mondo con i propri occhi e a pensare con la propria testa senza farsi condizionare da religioni, tradizioni e superstizione.
Davvero una felice scoperta quest'opera di Edgar Pangborn, per cui romanzo consigliato, anzi, dipendesse da me lo farei leggere nelle scuole.
 
22 Febbraio 2011, 16:59:37Commento scritto da dvmauro
Voto: 8.00
 
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