21 Gennaio 2020, 15:23:04Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 6.00
Nel mio bagaglio di appassionato cultore del genere fantasy  una delle mancanze più vistose è quella riguardante il Ciclo di Fafhrd e del Grey Mouser, per cui, mi sono ripromesso di colmare questa lacuna nel corso del 2020.
Quindi, seguendo l'ordine di pubblicazione della mai abbastanza rimpianta Fantacollana Nord, ho iniziato la lettura de Le Spade di Lankhmar primo libro del ciclo, nonché unico romanzo della saga, composta per il resto da racconti più o meno lunghi.
La genesi di questo romanzo è stata piuttosto lunga, infatti le prime stesure risalgono agli anni '30 del secolo scorso, mentre la pubblicazione in forma completa è avvenuta nel 1968 (in Italia nel 1976).
Il Ciclo di  Fafhrd e del Grey Mouser appartiene al filone cosiddetto "Sword and Sorcery" (termine coniato dallo stesso Leiber) però, contrariamente ai romanzi di Burroughs o Howard molto epici e muscolari, il registro narrativo di Fafhrd e Grey Mouser è improntato ad un avventura di tipo picaresco, dove l'ironia la fa da padrona.
La trama del romanzo è abbastanza esilina pur essendo ben scritta, in pratica i nostri due eroi devono sventare il complotto ordito da due stregoni a capo di un orda di ratti inteso alla conquista della città di Lankhmar, ovviamente il romanzo risente dell'epoca nella quale fu concepito, quindi i protagonisti oltre ad essere pressoché invincibili, sono del tutto bidimensionali e non fanno altro che correre da un punto all'altro di Newhon per sventare le trame dei loro antagonisti.
A mio giudizio, ritengo che oggi un fantasy del genere sia del tutto anacronistico e quasi illegibile, se non per l'acquisizione di una conoscenza completa del genere letterario cui appartiene, quindi non nascondo una certa delusione, speravo onestamente in qualcosa di meno noioso e superato.
Pur tuttavia non demordo e mi riprometto di affrontare anche la mega antologia "I Mondi di Newhon", sperando di ricavarne maggiori soddisfazioni letterarie, fidando nel fatto che i racconti che la compongono risalgono agli anni 70 per cui spero in un'evoluzione narrativa dal punto di vista stilistico e contenutivo.

Sufficienza di stima nei confronti di Leiber.
 
01 Agosto 2019, 18:04:53Commento scritto da zecca_2000
Voto: 7.00
Primo romanzo che leggo del ciclo ,  e devo dire che si legge anche senza aver letto gli altri testi.
In effetti il ciclo e' composto da una miriade di racocnti (questo stesso romanzo nasce dall'espansione di un romanzo breve che costituisce la prima parte del romanzo stesso), per cui probabilmente non esiste una vera e propria continuity.
Il giudizio e' sicuramente positivo, i due personaggi principali sono simpatici (anche se ovviamente figli del proprio tempo, oggi alcuni passaggi sarebbero inaccettabili!!, anche in un fantasy), l'azione e le trovate sono innumerevoli.
Scritto bene, in maniera molto scorrevole.
a livello editoriale, la traduzione e' ottima, come sempre nelle edizioni Nord.
Peccato che sia cosi' costretto il testo!! All'epoca il fantasy come genere non era cosi diffuso come oggi!! (io ho letto l 'edizione tascabile, la ristampa del 1993).
Voto 7 pieno, forse anche 7+
 
23 Agosto 2012, 10:03:50Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 7.50
Delizioso, come tutto il ciclo finora...
 
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