20 Gennaio 2013, 12:26:36Commento scritto da mitd
Voto: 7.00
Come in tutta la serie, la parte di fantasy funziona più di quella fantascientifica, sempre molto compiaciuta nel trattare temi al limite dell'horror. Dei tre letti finora, questo romanzo mi pare il più compiuto e organico. Il finale, come altri hanno osservato, ha un colpo di scena un po' jamesbond-esco, ma comunque meglio inserito nel quadro complessivo rispetto ad altri.
 
14 Giugno 2011, 14:34:06Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00

E il mio quarto romanzo di Evangelisti/Eymerich che leggo ed ho trovato abbastanza sconcertante che un libro che doveva essere posto quasi alla conclusione del ciclo sia stato scritto/pubblicato per secondo!
E' vero che ogni romanzo del ciclo si legge come una storia a se, ma qui ho trovato alcuni elementi apparentemente contraddittori che mi hanno infastidito: da un lato ho avuto la sensazione di aver davanti un Eymerich "diverso dal solito", più titubante, più umano, meno sicuro di se e soprattutto meno vincente rispetto ad altri romanzi, segno probabilmente del fatto che Evangelisti ancora non aveva maturato una idea definitiva sul carattere del suo personaggio, dall'altro abbiamo invece una vicenda a fosche tinte, destinata a ripercuotersi fino ai nostri giorni ed a sopraffare in modo inesorabile l'inquisitore stesso.
Nel profilo dell'autore in appendice, addirittura, si legge che questa doveva essere la storia conclusiva del ciclo e questo spiegherebbe l'inverosimile "escamotage" (davvero degno del miglior/peggior James Bond) con cui Eymerich salva la pelle nel finale, ma purtroppo tutta la storia ne risulta compromessa ed il romanzo ne risente.
Al di là di questo sono da encomio le atmosfere della vicenda e l'inquietante mistero che ne fa da sfondo, capace di accumunare il regime di Hitler, con quello della Romania dei Ceaucescu e di avanzare ipotesi plausibili ed affascinanti sulle proprietà di alcune "fonti miracolose" come Lourdes o Bethesda.
Un romanzo avvincente ed accattivante: i fan di Eymerich risentiranno probabimente in parte dell' "assenza" del loro vero beniamino, ma per il resto merita una lettura.
 
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