03 Febbraio 2012, 20:28:20Commento scritto da PabloE
Voto: 9.50

Non pensavo ci potesse essere un modo tanto diverso dal solito di trattare la guerra. Non che mi aspettassi un "Se questo è un uomo", ma il titolo, con quel "Mattatoio", non faceva che presagire la spietata crudezza della guerra, del massacro. Vonnegut, invece, pur avendo vissuto il bombardamento, non descrive i dettagli di Dresda distrutta, non c'è spazio per il bombardamento in sè, ci sono degli uomini in balia degli eventi. Un Bill Pilgrim sballottato nel tempo (molto intrigante la concezione di tempo dei Trafalmadoriani, un po' come la penso io anche se con un determinismo troppo marcato), costretto ad azioni già programmate, già avvenute ("fra le cose che Billy non poteva cambiare c'erano passato, presente e futuro"). Perchè è così che va la vita.

Un Bill Pilgrim che vive la propria vita come se fosse solo uno spettatore. In fondo credo che chiunque abbia vissuto certi eventi non possa far altro che considerarsi spettatore. Lo dice chiaramente lo stesso Vonnegut che in questo libro non ci sono personaggi, ma solo "giocattoli indifferenti in mano a forze immense".

Tutto ciò (sommato alla bravura di Vonnegut e ad alcuni passaggi molto coinvolgenti che non sto a spoilerare) permea il libro di una malinconia che neanche Primo Levi era riuscito a farmi provare.
 
03 Aprile 2011, 14:26:40Commento scritto da mitd
Voto: 10.00
Fantascienza? Non fantascienza?
Non ha alcuna importanza: questo libro è di una BELLEZZA DEVASTANTE!
Triste e ironico... drammatico pur mantenendo una nota lieve nella narrazione... Kurt Vonnegut ha impiegato oltre vent'anni alla ricerca della struttura giusta da dare alla testimonianza del bombardamento di Dresda, e ha scelto la forma onirica della fantascienza perché la parola scritta è inadeguata a descrivere la realtà.
E' vero che l'impianto fantascientifico dei viaggi nel tempo è solo formale, così come gli alieni sono un artificio narrativo per esprimere la filosofia personale dell'autore, eppure.... Noi appassionati di fantascienza dobbiamo essere orgogliosi di questo romanzo che più di ogni altro può ricacciare nei denti il sorriso ironico di quanti guardano al genere con sufficienza.
Vorrei poter dare + infinito come giudizio, così che qualunque altro voto non sposti la valutazione dal 10.
 
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