05 Settembre 2016, 15:35:43 | Commento scritto da remotino | | |
Fin dalle prime pagine la storia si mostra molto gradevole e piena di suspense. L'archeologia fantastica è molto intrigante e di mio gradimento. Il finale è un apoteosi di fantascienza degli anni '40. | |
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11 Gennaio 2014, 12:36:55 | Commento scritto da brz57 | | |
Sinceramente non mi ha entusiasmato particolarmente; e' comunque un romanzo abbastanza scorrevole e quindi la lettura non diventa pesante. L'inizio mi era sembrato molto promettente ma poi la trama non mi ha convinto molto..e neppure il finale. |
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15 Aprile 2008, 18:20:48 | Commento scritto da maxpullo | | |
Donald Wandrei è stato uno dei più grandi fan ed amici di Lovecraft e l'influenza del grande visionario di Providence traspare appieno in questo suo romanzo, che, fedele ai temi della narrativa di H.P.,ricorda moltissimo "Il richiamo di Chtulhu", pur senza riuscire a riprodurre appieno l'atmosfera. Nonostante l'argomento sia dei più stimolanti e le premesse per il capolavoro ci siano tutte, la storia non riesce a decollare e con una trama spesso sfilacciata, il racconto si trascina verso il finale senza particolari sussulti, dando l'impressione che l'autore abbia teso più a fare omaggio al suo grande amico, riproponendo un centone dei suoi racconti a più grande effetto, piuttosto che creare un racconto nuovo. Chi conosce la narrativa di Lovecraft potrà divertirsi ad identificarei brani ripresi dai suoi racconti (la caverna piena di ossa de "i ratti nel muro", il cimitero preistorico de "la dichiarazione di Randolph Carter", la statuina e la storia de "il richiamo di Chtulhu", il mito dei grandi anziani de "le montagne della follia", etc), mentre gli altri lettori potranno cimentarsi nella lettura di un romanzo "diverso dal solito", godibile, anche se forse poco esaltante.
Nota: vedi numero 120 |
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