Mi fa un po' rabbia pensare che c'è gente che si svena per il 323-bis e magari non degna di uno sguardo questo gioiello da tempo finito ad intristire sugli scaffali dei remainders. Questo libro non sfigurerebbe in una libreria "seria" accanto a Swift, Bellow, Vonnegut, W. Allen ecc., ed insieme al seguito "Abaddon" forma un magnifico dittico satirico sulla società contemporanea, entrambi accomunati da una carica eversiva esplosiva. I passaggi all'insegna dello humour più nero e "sulfureo" si alternano a quelli di riflessione seria, ma non pedante, sull'uomo, la religione , il sesso. Tutto questo, attenzione, mai a discapito di una narrazione sempre fluida e brillante, con un linguaggio diretto e immediato. Non sarò mai grato abbastanza a Vic Curtoni per aver segnalato anni fa Morrow sulle pagine della rivista di I. Asimov. Che aspettate, spendeteli questi 3-4 eurini... |