16 Novembre 2020, 20:20:41Commento scritto da Rocheta
Voto: 7.50
Forse non crediamo più alla possibilità di una guerra nucleare, ma il grande Dick ci offre uno spunto di riflessione su quello che potrebbe accadere, se la situazione sfuggisse di mano a chi ha la possibilità di premere il fatidico pulsante. Nel suo romanzo non ci sono orde di mutanti assetati di sangue o squadre di assassini pronti a uccidere per procurarsi il necessario alla sopravvivenza, ma solo gente comune che cerca di ricominciare a vivere, dopo un catastrofico conflitto atomico. E' questa la forza del grande autore, che ha popolato il romanzo solo di personaggi credibili, con i loro pregi, i loro difetti e le loro debolezze.
 
07 Dicembre 2019, 10:50:52Commento scritto da Free Will
Voto: 10.00
E' sempre difficile commentare un'opera di Dick, perché è un autore che esce da tutti gli schemi e non può essere paragonato ad alcuno. Tutti i suoi libri, ed in particolare gli innumerevoli romanzi post-apocalittici, di cui questo rappresenta tale tema per antonomasia già nel titolo, sono particolarmente pessimistici e non lascIano intravvedere un qualsiasi futuro di speranza per l'umanità; anche gli spazi cosiddetti ironici, sono comunque velati da una certa tristezza, oltre che dalla visione depressa e allucinata della vita dell'uomo Philip Dick.
Ma lui si conferma sempre un genio anche quando, come in questo caso, racconta storie apparentemente banali, confinate a spazi ristretti, ad un microcosmo di umanità. Così troviamo lampi di genialità come un astronauta inizialmente destinato a Marte e che rimane condannato a rimanere su un'orbita terrestre, improvvisandosi dj per il residuo di umanità in ascolto; e poi scopriamo un disabile, anzi un focomelico per colpa del talidomide, che dimostra incredibili talenti che mette in funzione rivelandosi sì "diverso", ma con qualcosa in più (anche in negativo) sugli uomini cosiddetti normali; inoltre troviamo un negro, che come tale è confinato a ruoli da "inferiore" (il libro è degli anni 60, quando il razzismo in USA era ancora molto forte, e del resto non è ancora scomparso), che in realtà trova un suo posto di riscatto, seppure minimale, in quel residuo di società. Potrei continuare così con altri esempi, ma ognuno può individuare il colpo di genio preferito.
A giuste dosi è obbligatorio pescare a caso uno scritto di questo autore, evitando però di farsi contaminare.  
 
12 Febbraio 2011, 10:33:43Commento scritto da remotino
Voto: 7.50
A parte gli errori storici, che al momento della prima emissione ' 65 Dick non poteva immaginare, il libro mi è piaciuto.

La storia più che sulla ricostruzione del dopo guerra, (soggetto a me molto aprezzabile della fantascenza) analizza e mostra i vari caratteri di alcuni sopravvissuti dei personaggi chiave della storia, mi sono piaciuti tutti dal focomelico Hoppy, alla bimba Edie, personaggi che ovviamente rappresentano gli egoismi e gli opportunismi, debolezze dell'uomo.
 
10 Dicembre 2010, 22:21:40Commento scritto da olmo
Voto: 8.00
Qualche errore di ingenuità perdonabile, per un bel racconto variamente articolato e abilmente portato al finale dove i sopravvissuti vi arrivano felici e contenti, come me del resto. Curiosa e interessante la varietà delle personalità, lo scienziato pazzo, la mamma ninfomane, la bimba con l'amico non tanto immaginario, il focomelico con manie di grandezza che dapprima convoglia su di sè ogni mio pensiero compassionevole per poi farmi ripensare e riequilibrare il nostro rapporto cominciato su presupposti sbagliati. Come direbbe il vecchio Clint con non eccessivo trasporto "Bravo".  
 
26 Aprile 2007, 09:17:06Commento scritto da Senzabenza
Voto: 8.50
Non il solito Dick, ma comunque più che piacevole
 
19 Luglio 2006, 22:37:39Commento scritto da tanis
Voto: 5.50
Tutti ne parlano benissimo e invece a me non è piaciuto. Forse proprio perchè mancano le "realtà alternative" proprie di quasi tutto Dick. Mi è sembrato pesante, quasi noiso ed è strano dato che adoro Dick. Forse lo rileggerò prima o poi e cambiero il giudizio, per ora negativo.
 
16 Maggio 2006, 08:57:41Commento scritto da fieramosca
Voto: 9.00
In questo romanzo le paure collettive degli anni 60 del secolo XX (l'inquinamento a seguito dei test nuclerari in atmosfera, lo scoppio di una guerra mondiale con massiccio uso di armi nuclerari, la nascita di bambini focomelici) sono una realtà. I protagonisti del romanzo (i sopravvissuti alla catastrofe nucleare) conducono una vita di pura sopravvivenza, confortati dall'unica speranza di continuare a ricevere le trasmissioni radio da un astronauta intrappolato in orbita, mentre la società umana è compeltamente disgregata. A differenza di altri grandi opere di Dick, in questo romanzo non vi sono diversi piani della realtà; la relatà è una sola, dura, triste e con nessuna o pochissima speranza per futuro migliore. Un capolavoro.
 
21 Agosto 2005, 11:59:23Commento scritto da odysseios
Voto: 9.00
ok
 
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