24 Gennaio 2016, 11:49:04 | Commento scritto da remotino | | |
Bello veramente, si legge che è una meraviglia. Il genere di romanzi che piacciono a me, tecnologia, razze di cultura superiore, suspanse, azione ed un pizzico di romanticismo.
Mii è dispiaciuto finirlo così in poco tempo, crecherò altri romanzi dell'autore che mi è piaciuto tantissimo. |
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14 Ottobre 2014, 14:17:09 | Commento scritto da and | | |
Questa è la fantascienza d'autore, quella degli anni d'oro. Romanzo che ha 60 anni ma li porta alla grande. Pietra miliare |
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19 Maggio 2012, 18:30:27 | Commento scritto da Rocheta | | |
Il film è mitico! Il romanzo è poco più che dignitoso. |
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16 Aprile 2009, 19:32:55 | Commento scritto da maxpullo | | |
Io non ho alcun dubbio che questo sia un vero capolavoro. Gli elementi per una storia di successo ci sono tutti: mistero, avventura, romanticismo, orrore e meraviglia, tutti sapientemente dosati per un libro senza età che si legge con piacere anche dopo oltre 50 anni. Non è un caso se una delle trovate più riuscite della storia, il robot "Robby", sia diventata una delle icone più conosciute della fantascienza e non è ancora un caso se, dopo tanti anni, le copie di questo romanzo vadano ancora a ruba e siano difficili da reperire. Al di là della straordinaria avventura che vede protagonisti il capitano Adams ed il suo equipaggio sul misterioso pianeta Altair-4, sulle tracce della precedente spedizione dell'astronave Bellerofonte, la storia è ricca di spunti davvero felici, alcuni dei quali, come il robot appunto, destinate ad entrare di diritto nell'immaginario collettivo della fantascienza. Come tutte le grandi storie, il libro si presta a più livelli di lettura o personali interpretazioni: il riuscitissimo personaggio del professor Morbius, unico superstite della spedizione Bellerofonte, incarna, a mio avviso, in modo quasi perfetto la figura dell'Ulisse. L'erore omerico per la rovina sua e dei suoi compagni sfidò i limiti imposti agli uomini e tentò l'impresa di varcare le colonne d'Ercole, lo scienziato del Bellerofonte, invece, come gli avventati abitanti del pianeta prima di lui, ha l'ardire di tentare di trascendere i limiti imposti all'uomo dalla sua evoluzione e di assurgere al ruolo di divinità. Il suo sogno di follia è destinato ad un rovinoso fallimento e la spaventosa, indomabile forza, che egli stesso ha evocato sarà la sua rovina. Da leggere assolutamente
Nota: commento ripreso da Urania 148 |
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22 Febbraio 2007, 00:32:06 | Commento scritto da gully foyle | | |
Forse il romanzo non e' all'altezza del film, ma il film e' un capolavoro. Riletto nel 2007, pur con qualche inevitabile pesantezza nella caratterizzazione, rimane quantomeno piacevole. C'e' il sense of wonder, e fa pensare: non basta? :) |
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17 Marzo 2006, 23:36:36 | Commento scritto da Lazarus | | |
In realtà fu il libro ad essere tratto dalla sceneggiatura del film e non il contrario. Il film non l'ho visto ma il libro è sicuramente godibile ed evoca il famoso sense of wonder, ormai merce rara nella letteratura moderna. bello. |
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26 Aprile 2005, 10:51:46 | Commento scritto da Stormbringer | | |
Un bel libro, contiene di tutto, dal mondo sperduto ai mostri misteriosi, tecnologia avanzatissima e reliquie di passate civiltà, intrecci amorosi e robot. Ne hanno tratto anche un film che per i tempi è da considerarsi ottimo. |
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26 Aprile 2005, 10:39:50 | Commento scritto da vinmar | | |
Da rileggere, romanzo straordinario da cui è stato tratto un film poco superiore alla mediocrità. Ma che ha avuto il gran pregio di creare un'identificazione del Robot con cui ha sognato e giocato un'intera generazione.Libro molto bello e in qual maniera antiscientifico. Punta il dito sulle follie umane parlandoci di alieni e civiltà perdute. |
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