23 Novembre 2021, 16:05:49Commento scritto da zecca_2000
Voto: 7.50
Secondo romanzo del ciclo di Rama.
Lunga parte introduttiva che serve a farci conoscere i protagonisti.
Il sense of wonder è sicurament einferiore al primo capitolo, masempre ben presente, soprattutto da quando entrano in RAMA.
Finale aperto, molto spettacolare
Voto 7,5
 
03 Ottobre 2020, 23:33:39Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.00
Il secondo volume della quadrilogia “Rama”  è parecchio piu’ lungo del primo libro,  oltre 400 pagine, ma non raggiunge l’intensità ed il “sense of wonder”  né aggiunge molto alla storia di Rama sviluppata nel primo.
Qui abbiamo a che fare con nuovi personaggi organizzati in un thriller che lottano fra loro per acquisire fama e  potere , tuttavia la storia complessivamente resta avvincente grazie alle iterazioni  con l’ambiente di Rama.
All’ inizio il libro si dilunga (troppo) descrivendo la storia degli anni  trascorsi dall’ umanità fra i due eventi, crisi economiche e sociali , guerre etc.. , un’altra buona parte è occupata dalla descrizione dei personaggi componenti  la spedizione che a bordo di una astronave terrestre dovrà agganciare e poi penetrare  Rama.
Il fine dell’ esplorazione di Rama è lo studio della nave  e dei possibili abitanti alieni , ma presto la trama si rinchiude in se stessa in un thriller psicologico ove Clarke e Lee preferiscono approfondire la vita i sentimenti ,  il  carattere e la psicologia dei protagonisti.
La scrittura di Clarke è sempre eccellente ma questa volta si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi  che pero’  non e’ il suo forte.
Romanzo che si legge bene , non certo una capolavoro, la trama non è eccezionale , le ambientazioni  si rifanno  al precedente romanzo , libro che cerca di rispondere alle domande su chi siano i Ramani con una marcata impronta teologica.
Finale sorprendente ma ben vedere in linea con il significato di Rama.
 
19 Luglio 2016, 08:48:46Commento scritto da galions
Voto: 8.50
Nel 2197 compare nuovamente nel sistema solare un oggetto in tutto e per tutto simile a quello battezzato con il nome 'Rama', esplorato circa 70 anni addietro dall'equipaggio dell'astronave 'Endeavour' del comandannte Norton in 'Incontro con Rama'.
Anche stavolta Rama è diretto verso i pianeti interni del sistema.
Quale occasione migliore per organizzare una nuova esplorazione più accurata.
Ma dal momento dell'attracco dell'astronave 'Newton' questa esplorazione diviene lo sfondo della meschinità di cui l'uomo non riesce a fare a meno, neanche in circostanze così straordinarie.
Rispetto a questo 'Rama II', il primo romanzo, nonostante gli interrogativi sospesi, è autoconclusivo, mentre 'Rama II' ha un finale tronco che prosegue con 'Il giardino di Rama'.
Clarke ci mette le idee, ma l'autore materiale del testo è l'ingegnere della NASA Gentry Lee, il quale condivide con lo scrittore inglese uno stile scorrevolissimo.
E' la trama che a volte si sofferma un po' troppo su aspetti, secondo il mio parere, secondari e talora non proprio stimolanti.
Ma sebbene le pagine siano poco più di 400, si giunge al finale con grande facilità.
 
09 Febbraio 2012, 14:03:32Commento scritto da gasp63
Voto: 7.00
Non sapevo che Clarke avesse scritto un seguito del famoso "Incontro con Rama".
Quando ho trovato una copia di "Rama II" sugli scaffali di un mercatino, non me lo sono lasciato sfugguire e ho iniziato a leggerlo immediatamente.

Devo dire che, già a prima vista, l'opera si presenta in modo molto diverso dal predecessore.
Volume rilegato, non mi sembra siano state pubblicate edizione economiche.
Il romanzo è corposo: lungo più di 400 pagine e scritto in collaborazione.

Anche la lettura presenta notevoli differenze che dimostrano come l'opera sia stata studiata a tavolino prima di essere scritta.
Almeno le prime 150 pagine raccontano i preparativi dell'equipaggio prima della partenza per il rendezvous con "Rama II",
mentre una volta arrivati sull'astronave aliena i pericoli maggiori arrivano dagli umani anzichè dai Ramani.
Possiamo vedere qui una critica alla natura umana che non riesce a superare le proprie bassezze neanche davanti a eventi così prodigiosi?

Clarke non ci svela tutto di Rama, anche perchè sembra avesse già in mente un ulteriore seguito della storia.
In definitiva un buon seguito, con uno stile aggiornato ai tempi in cui è stato scritto.
 
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