L'aspetto più deludente di questa raccolta e senz'altro la discrepanza tra le aspettative che suscita il volume e l'effettiva qualità media dei racconti. Da un libro ospitato da una collana prestigiosa, e che si fregia dello strillo "I migliori racconti sul futuro del pianeta Terra" (!), ci si aspetterebbe francamente molto di più. Ed invece la sufficienza è agguantata grazie alla performance superiore di un pugno di racconti che bilancia a malapena quella tendente al mediocre dei restanti, questi ultimi tra l'altro caratterizzati dalla presenza dei nomi più altisonanti. I racconti migliori sono a mio avviso quelli di T.Carr (davvero toccante e originale), i due di Dozois (anch'egli più noto come curatore di antologie...) con quelli di Budrys, Knight, Willis, e del carneade Wyman Guin ( capace di scrivere nel 1951 un racconto che lascia di stucco per la modernità del linguaggio e del soggetto) I restanti racconti si barcamenano tutti in una più o meno aurea mediocritas, con alcuni scivoloni imbarazzanti (wolfe, Spinrad, Sturgeon, Pohl), la cui presenza suscita il sospetto che siano stati selezionati più per motivi di scuderia editoriale che per reali meriti. |