07 Agosto 2022, 12:10:21Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.00
Una raccolta di racconti ed autori di fantascienza del periodo 1920 1940 curata da Iaac Asimov ed impreziosita da note autobiografiche del medesimo.
La struttura del libro è ordinata per sezioni , nella prima sezione dedicata al periodo dal 1920 al 1930 troviamo una vasta nota autobiografica di Asimov e la storia delle riviste di fantascienza e fantasy su cui si è formato o che sono state pietre miliari negli Usa , gran parte di queste riviste contengono racconti che sono appartenenti al periodo noto come Golden Age della fantascienza.
Seguono ,nell' ordine, i racconti piu’ significativi pubblicati nel 1931 scelti da Asimov fra i quali Awlo di Ulm  , Il mondo del sole rosso
Nella terza sezione dedicata al 1932 Asimov raccoglie Tumithak dei corridoi e l’ Età lunare
Nella quarta parte dedicata al 1933 troviamo “L’uomo che si destò”  e Tumithak a Shawm e così via fino alla parte nona dedicata al 1938 al racconto “Gli uomini e lo specchio”.
La raccolta seppur datata,  è al contrario viva e fresca per i temi le trame che certamente sono semplici ed ingenue e che via via che il tempo passa si vanno ad arricchire di ambientazioni derivate dall’ astronomia e dalla fisica dei tempi fornendo uno strato scientifico di base per i racconti e restringendo la parte  di pura fantasia.
Libro i cui racconti sono dedicati agli appassionati del genere,  questo volume, riesce a ricreare le atmosfere di quegli anni quando la fantascienza in America era agli esordi e che hanno fatto sognare piu’ d’una generazione di lettori.
Certamente molti scrittori avevano un stile rozzo ma è possibile notare anche gli sforzi effettuati nell’ evoluzione dello stile e dei contenuti e constatare piu’ in generale l’influenza verso gli scrittori delle generazioni successive.
Per veri appassionati.  
 
10 Gennaio 2020, 15:48:57Commento scritto da carlissian75
Voto: 8.00
 
06 Giugno 2015, 19:06:07Commento scritto da tehom
Voto: 7.00

Lettura imprescindibile per ogni vero appassionato del genere questo volume, curato amorevolmente dal Buon Dottore, riesce nella missione di restituirci l'atmosfera dei ruggenti anni '30 della fantascienza in America attraverso il recupero miracoloso di opere pioneristiche comparse su riviste fatte di carta da quattro soldi ( i celeberrimi pulp ) destinate a distrarre e a far sognare tutta una generazione di lettori segnata dalla Grande Depressione.
Qualche considerazione sparsa:
HAMILTON scriveva davvero male agli inizi della carriera, è maturato di molto dopo la seconda guerra mondiale e credo gli abbia giovato anche il matrimonio con la grande Leigh Brackett
Non credo che avremmo avuto Universo di Heinlein con il suo susseguirsi/ rincorrersi di scale, botole, camere, livelli, un vero "universo" claustrofobico insomma, senza la primigenia creazione di qualcosa di molto simile da parte di Charles R. TANNER con il suo Tumithak.
CAMPBELL pure scriveva maluccio, che sia poi passato dall'altre parte della barricata con ben più significativi risultati non fa altro che confermare che,come nello sport, pure nell'editoria i migliori allenatori sono stati spesso e volentieri giocatori non esattamente eccelsi.
WILLIAMSON da giovane aveva una fantasia davvero sbrigliata, i suoi racconti letterariamente non saranno granchè, ma accidenti che idee
WEINBAUM col suo racconto fa la figura di Pelè su un campetto di dilettanti di periferia, stupefacente la modernità del suo linguaggio, delle sue trame e delle sue caratterizzazioni, lo stesso Asimov lascia trasparire la sua ammirazione per questa fulgidissima meteora della SF, chissà dove sarebbe arrivato se non fosse scomparso così prematuramente.
Infine una riflessione abbastanza amara: la lettura di taluni racconti (quelli di MEEK esplicitamente, quelli di CAMPBELL in maniera leggermente più sfumata) ci rivela come certe concezioni razzistiche, xenofobe, e di generica intolleranza verso tutto quello di diverso dall'americano "wasp" fossero considerate normali ed accettabili anche nella civilissima e democraticissima America del tempo e che quindi esse non allignassero solamente nella vecchia Europain quegli anni sull'orlo di un nuovo disastro. E' sconfortante riflettere sul fatto che a distanza di così tanti anni il mondo intero si debba ancora confrontare ancora con questi concetti.
Ma questa è un'altra storia.
 
19 Maggio 2005, 09:41:51Commento scritto da nemesis
Voto: 7.50
Niente da dire, Grandi Storie di Grandi Autori curate dal Più Grande degli Autori.
 
03 Maggio 2005, 20:25:07Commento scritto da vinmar
Voto: 8.50
La fantascienza dei primordi più fanta che scienza. Ingenuae fantasiosa la mamma, ancora giovane,di quello che leggiamo oggi.Di quando la terra e l'universo erano più giovani e sognanti. Fondamentale
 
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