14 Febbraio 2023, 20:51:03Commento scritto da Sherdan
Voto: 8.00
Dopo decenni che questo titolo così evocativo mi frullava nella testa, sono riuscito a trovare quest'antologia di cui negli anni '90 vedevo continuamente le reclame su Urania e posso dire che è stata una piacevole conoscenza. Un genere che forse oggi può risultare "vintage", non tanto nelle previsioni futuribili (decandenza economica e sociale sono attualissime), quanto nella piega che la realtà informatica ha preso nella contemporaneità e che risulta oggettivamente molto più inquientante di quella presentata nei racconti. Sicuramente siamo in un momento di "rottura" nel genere fantascientifico, ma a cambiare non sono tanto le trame o le tematiche, ma il modo di scrivere, deliberatamente involuto, frammentato, anche barocco ma non privo di fascino. "Jhonny mnemonico" e il racconto eponimo dell'antologia mi danno l'impressione di aver in parte ispirato Simmons nel "racconto dell'investigatrice" in Hyperion .    
 
29 Gennaio 2019, 22:40:31Commento scritto da and
Voto: 6.50
Antologia precursore di tutto il cyberpunk.
Alcuni racconti memorabili, altri da tralasciare.
 
18 Ottobre 2013, 15:14:08Commento scritto da maxpullo
Voto: 4.50
Leggere deve essere un piacere e non un faticoso lambiccarsi per arrivare a capire cosa l'autore intendesse dire ed un continuo ritornare indietro nei periodi letti per ricercare il senso recondito delle frasi.
Il primo racconto ha avuto il beneficio del dubbio visto che è stato anche tradotto in film e, al di là della storia confusa e contorta, riesce a creare una certa atmosfera alla "Bladerunner" che irretisce, ma già dal racconto eponimo ho avuto i primi problemi con una storia in cui non si capisce bene chi fa che cosa e perchè.
L'antologia si rilancia un poco con "Il continuum di Gernsback", anche se il progressivo scivolare del protagonista verso un universo alternativo rimane fine a se stesso, un po' alla Ballard per capirsi, senza che si arrivi da nessuna parte.
Ma le cose finiscono qui. "Frammenti di una rosa olografica" è poesia allo stato puro, ma è una poesia troppo alta e raffinata per le mie rozze orecchie e, non avendone capito il senso, non posso che sospendere il mio giudizio.
E con questo l'antologia si conclude, perchè gli altri racconti mi hanno suscitato solo una grande confusione che sarà derivata dal linguaggio, dalla mancanza di senso compiuto oppure, più semplicemente, dal fatto che mi mancano le giuste coordinate per riuscire a leggere ed apprezzare un genere nuovo ai miei occhi.
Mi riservo di rileggere qualcos'altro di cyberpunk più avanti e di provare a rileggere questi racconti con maggior impegno, ma già questa necessità cozza con le finalità di un genere come la fantascienza che dovrebbe essere di pura evasione.
Rimandato con insufficienza.
 
12 Settembre 2011, 11:12:09Commento scritto da docep
Voto: 4.00

Fa parte dei 100 libri più importanti della fantascienza secondo la redazione di Robot.Non ho mai avuto simpatia per il genere punk musicale ed estrapolando non ho mai letto nulla del genere cyber-punk.Essendo questa antologia così importante mi sono deciso a leggerla ed ho trovato un lessico difficilissimo,non riesco a seguire le frasi ,devo leggere e rileggere le frasi,mi sembra di essere tornato a scuola ma almeno nei classici c'erano le note in fondo per spiegare le parole o i concetti.Dopo aver deciso di sacrificarmi e aver letto i primi 2 racconti tra cui quello che dà il titolo alla raccolta ho deciso di lasciar perdere,leggere deve essere un piacere non una frustazione.  
 
31 Marzo 2011, 16:50:28Commento scritto da dvmauro
Voto: 7.00

Manifesto del primo cyberpunk, indubbiamente un assemblamento di racconti di valore e di rottura, minuziosi frammenti di un futuro allucinato ma realistico raccontato con lucida follia e aderenza sia alla fs classica sia alle mutate prospettive d'oggi (slang, personaggi dei bassifondi, atmosfere lisergiche o grevi). I migliori episodi sono quelli del ciclo dell'Agglomerato (Chrome su tutti, intenso e colorato), Duello e Stella rossa, Orbita d'inverno, ma tutti sono comunque interessanti e degni di nota.
 
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