03 Maggio 2014, 12:04:36Commento scritto da folklot
Voto: 4.50
.non l'avevo mai letto.Mi sono deciso a farlo e francamente devo dire che l'ho trovato a dir poco ridicolo(gli spaziolini!) in certi casi e comunque letterariamente assolutamente deficitario . una vera delusione!
 
17 Luglio 2011, 20:43:44Commento scritto da brz57
Voto: 5.00

Anche tenendo conto degli anni in cui e' stato scritto, alcune ingenuita' sono davvero grossolane; non ho mai apprezzato particolarmente Williamson, scrittore, a mio parere, troppo considerato mentre di Pohl ho letto cose desisamente buone se non ottime; in questo libro mi sembra di notare molto piu' la mano di Williamson e il risultato, di conseguenza, e' mediocre.  
 
23 Aprile 2010, 18:17:03Commento scritto da Free Will
Voto: 4.00

Questa prima puntata del ciclo "starchild" mi ha deluso notevolmente.
E' vero che si tratta di un libro scritto nei primi anni 60 e quindi non può che apparire "datato", tuttavia è anacronistico in tutti i sensi: tutta la tecnologia descritta è proprio quella di quegli anni (telescriventi, tubi catodici, transistor, ecc.) e viene propalata come se fosse qualcosa di "futuribile", cioè fantascienza; è un po' come se oggi si volesse fare FS parlando di cellulari, televisori LCD, i-pod, ecc.
Tutte le altre "invenzioni" per così dire scientifiche, sono in realtà un minestrone di chimica, fisica, meccanica, una spolverata di teoria della relatività, nozioni elementari di astronomia, tutto mescolato in maniera confusa e assai poco credibile.
Per quanto riguarda le vere "idee" alla base del romanzo, cioè le Scogliere dello Spazio ed i bizzarri animali spaziali (gli spaziolini) sono decisamente ridicole e prive di ogni elementare plausibilità.
L'aspetto che potrebbe essere più interessante è quello sociopolitico: un mondo di 13 miliardi di abitanti governato da una non ben definita "Macchina" che dà ordini a tutti e che tutti rispettano, pena l'applicazione di collari esplosivi (da far saltare alla prima azione di tradimento") oppure la destinazione alla "Banca dei Corpi" dove i malcapitati vengono tagliati a pezzi per ricavarne parti di ricambio destinati a non si sa chi; gli autori arrivano a descrivere l'assurdità di queste persone che, nonostante siano di volta in volta private di gambe, braccia, occhi, organi interni, ecc., vengono inspiegabilmente tenute in vita fino alla fine, pur così conciate!
Forse voleva essere una satira su un ipotetico mondo comunista, cieco, ottuso e totalitario, con pochi fortunati burocrati ed il resto del mondo fatto di carne da macello, senza individualità. Purtroppo, però, manca la giusta dose di ironia e di cattiveria.
Infine l'aspetto stilistico di scrittura è alquanto deficitario: i personaggi sono poco caratterizzati, le descrizioni degli ambienti, degli oggetti, dei paesaggi, ben poco chiare e precise; mancano molti raccordi fra un'azione e l'altra (ma questo può essere dovuto ai famigerati tagli editoriali).
 
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