18 Settembre 2011, 08:41:02Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00

Il tema dell'attore "imprigionato" nella sua parte è molto vecchio: "lo spettacolo deve continuare", il mitico "show must go on", motto e imperativo di tutti gli artisti di un certo spessore, finisce spesso per sottendere anche la vita della gente comune, spesso imprigionata in maschere che ne condizionano l'agire.
In questo inconsueto e pirandelliano dramma fantascientifico, il protagonista si trova a dover impersonare un importante uomo politico temporaneamente impossibilitato a svolgere le sue funzioni: il suo ruolo di controfigura, spinto alle più estreme conseguenze, finirà per innescare un processo irreversibile di immedesimazione fino al sorprendente e commovente finale.
Come accade in gran parte dei romanzi di Heinlein, gli aspetti fantascientifici sono qui ridotti all'osso ed utilizzati esclusivamente per dipingere una sorta di palcoscenico ideale per la recita di un dramma dai risvolti umani profondissimi, un dramma che, tra l'altro, non è difficile considerare come una sorta di "rivisitazione" in chiave fantascientifica dell'Enrico IV di Pirandello, opera che ho sempre apprezzato e con cui il presente romanzo ha più di un punto di contatto.
Un capolavoro che, vivendo sulla base di ideali e sentimenti umani, difficilmente potrà mai tramontare o essere considerato "superato".
 
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