31 Dicembre 2021, 21:57:30Commento scritto da antosimov
Voto: 6.00
Letto in due giorni, prelevato dalla mia libreria personale dai libri non ancora letti, per anticipare la prossima ristampa di urania collezione.
Sicuramente, quasi preveggente sui tempi, affronta le problematiche energetiche attualissime oggi.
La prosa è però un diario delle avventure trascorse, quindi senza colloqui tra i protagonisti; il risultato è una lentezza esagerata.
Io scuso sempre gli errori scientifici sui romanzi datati, ma immaginare che umani in una generazione sopravvivano negli abissi ricavando ossigeno da un liquido pesante in cui vivono è troppo.
Poi immaginare che in un paio di generazioni non sappiano più leggere, costretti a parlarsi a gesti è un pò infantile.
Non riesco a dare l'insufficienza solo perché l'idea è eccezionale.

  
 
14 Novembre 2011, 13:38:12Commento scritto da gasp63
Voto: 7.50
Un mondo affascinante quello raccontato da Hal Clement in questo romanzo. Una città degli abissi dove gli abitanti vivono immersi in un liquido dal quale ricavano l’ossigeno.
Un mondo futuribile strangolato dalla carenza di energia dove gli uomini non sanno ancora utilizzare fusione nucleare ed energia solare (??). Carenza di energia non sofferta dai “nati dall’abisso”  che usano energia geotermica (almeno questa) ricavata per mezzo di fantastici macchinari. Viene da chiedersi perché l’energia geotermica non possa essere sfruttata anche dalle popolazioni in superficie, visto che in alcune località è abbondante e facilmente accessibile (Islanda).
Nonostante queste pecche, forse dovute all’ancora scarsa conoscenza delle energie rinnovabili nel 1967, il romanzo rimane ancora oggi una bellissima avventura da leggere d’un fiato.
 
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