21 Settembre 2010, 14:27:31 | Commento scritto da tehom |
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Se c'è un titolo che nessuno oserebbe mettere in discussione, e del quale Van Vogt dovrebbe fregiarsi un po' come marchio di fabbrica , è quello di essere stato il cantore dell'energia atomica. Nei suoi romanzi e racconti si trova di tutto ( motori atomici, cannoni atomici, pistole atomiche, piastre antifravitazionali atomiche ecc. ecc. ) anche se, in ogni caso, l'impressione finale che se ne ricava è che egli non ne abbia mai compreso fino in fonfo nè gli aspetti tecnici nè le implicazioni finali del suo utilizzo. Poco male , se quello a cui si bada è l'ottenimento dell'effetto ricercato e la sua attinenza al testo. Tuttavia in questa opera l'energia atomica fornisce, più che lo spunto per l'invenzione di mirabolanti gadget, il substrato mitico della narrazione stessa. Questo accorgimento letterario si rivela estremamente efficace contribuendo in maniera sostanziale alla compattezza della narrazione ed alla coerenza interna della trama, caso forse unico nella produzione del Nostro. Altro punto di forza è la riuscita caratterizzazione del protagonista, il mutante Clane Linn, vero perno centrale dell'opera, uno dei personaggi più riusciti di VV. Clane, "il SIgnore dell'Atomo" riuscirà nell'impresa di traghettare dalle tenebre di nuovo Medioevo ad un secondo Rinascimento l'intera umanità, riuscendo vittorioso sia dalla micidiale lotta di potere all'interno della sua stessa dinastia, sia nel conflitto che lo vede guidare la riscossa umana contro una misteriosa razza aliena che ne soffoca le ambizioni. Un VV allo stesso tempo familiare e insolito, una storia intrigante ma non intricata, un libro eccellente. A mio avviso uno dei migliori Van Vogt di sempre | |||||||
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