19 Marzo 2024, 13:01:59Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.50
Essere un superuomo e perdere il proprio potere. Crescere sentendo i pensieri degli altri e finire per ritrovarsi da solo con i propri. Sviluppare una personalità superomistica e dissociata basata sulla telepatia ed assistere al naufragio della propria vita quando questa ci abbandona.
Se vogliamo, in una metafora: nascere dio e morire uomo.
E' difficile riuscire a commentare un libro così complesso e ricco di spunti, ma una cosa balza subito agli occhi: Silverberg ha scritto una storia nuova, del tutto originale, ponendo l'accento sul dramma umano del protagonista, costretto dapprima alla solitudine a causa del suo potere, respinto dai pensieri altrui ed incapace di provare sentimenti che non fossero riflesso di quelli degli altri e successivamente costretto alla solitudine dalla sua incapacità di adeguarsi ad un mondo "silenzioso".
Morire dentro può esser letto in diversi modi e secondo diverse chiavi di lettura ma a mio avviso una prevale su tutte: la caduta del dio coincide con la nascita dell'uomo ed il libro si conclude con un messaggio di speranza, laddove il protagonista, ormai uomo come tutti gli altri, può finalmente iniziare la sua vera vita.
La telepatia, più che un dono equivale ad un castigo perchè priva il protagonista della sorpresa della scoperta, ridudendo il suo vivere talvolta ad un perverso voujerismo e talvolta ad un gioco di potere; la sua graduale scomparsa viene vissuta dapprima come angoscia, ma poi effettivamente come una liberazione.
Uno dei grandi capolavori della fantascienza
 
03 Dicembre 2018, 19:26:57Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
SILVERBERG mette in mostra la sua notevole cultura filosofica e letterale, molti i riferimenti (forse troppi).
Molto intimista, profondo, scritto molto bene.
Fa parte del filone della telepatia vedi 'SLAN' ma affrontata in prima persona da un unico telepate.
Il finale è un po' malinconico ma realista.
Tanti i pregi ma alcuni sono anche i difetti.
Finalista al premio HUGO, da consigliare a chi cerca una lettura non facile ma lascia qualcosa finita la lettura.  
 
20 Giugno 2015, 14:49:52Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.50
Interessante e atipica l'idea di partenza, un uomo che sta perdendo il suo potere di leggere nella mente degli altri, ma la trama alla fine se pur coinvolgente e appassionante risulta un poco noiosa, tutta incentrata sull'unico personaggio e i sui travagli interiori.
 
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