18 Gennaio 2010, 15:50:51Commento scritto da tehom
Voto: 7.00
Eccellente raccolta di tre romanzi brevi, impreziosita dalla presenza del premio Hugo e Nebula "L'ultimo castello", forse il vertice del virtuosismo raggiunto da Vance su questa particolare lunghezza.
Abbastanza stranamente l'ordine cronologico di presentazione delle opere è rovesciato e quindi, seguendolo così come è dato sul volume, non si apprezza fino in fondo l'evoluzione di stile e di tecnica del Nostro, che dal primo lavoro del 1952 ( che si regge su un impianto e un linguaggio ancora convenzionale e old st<x>yle ) perviene poi nel 1966 ad un'opera, L'ultimo castello appunto, che si può definire perfetta e puramente vanciana sotto ogni aspetto.
Non casualmente  quest'ultima opera apparve originariamente su "Galaxy", rivista dove venivano ospitate opere maggiormente rifinite e con spunti di riflessione sociologica, mentre le altre due, più avventurose e con ammiccamenti alle allora in voga teorie sull'ESP e la telecinesi, apparvero sulla piu tradizionalista "Astounding" di Campbell, il quale negli anni '50 prese una vera e propria sbandata per tutto quello che aveva a che fare con le scienze ( e la fantascienza... ) della mente.
 
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