05 Marzo 2021, 22:11:20Commento scritto da astrologo
Voto: 6.00
spiacente, ma questa saga non mi è mai piaciuta, forse non sono all'"altessa" di Asimov-,+
 
05 Marzo 2021, 21:17:10Commento scritto da antosimov
Voto: 10.00
Riletto per la terza volta.
La prima nel primo volume della collana MILLEMONDI, nel lontano 1971 (ormai smarrito).
La seconda nel primo numero dei MASSIMI DELLA FANTASCIENZA nel 1983.
Da poco ho trovato , sulle bancarelle, le prime edizioni italiane degli anni 60' , devo ammettere in buono stato.
Riletto volentieri, si possono afferrare di più le finezze. E' sicuramente un capolavoro inarrivabile, precursore delle saghe che lo hanno seguito nei decenni.
A distanza di 70 anni ancora attuale, profondo, storico, preciso nei personaggi ma coinvolgente.
Ripercorre un impero galattico decaduto, sulla falsariga della decadenza dell'impero ROMANO; attraverso una scienza inventata dal grande Asimov, PSICOSTORIA (studio della psicologia di massa) si tenta di riportare la conoscenza scientifica umana agli antichi fasti.
In questo primo volume si analizza l'utilizzo della religione come strumento per evitare la decadenza(come nel medioevo).
Si arriva poi alla fase in cui  è il commercio e il profitto l'arma dello sviluppo.
Il voto può essere solo il massimo sia per il primo volume ,sia per il ciclo.
 
05 Agosto 2020, 16:40:27Commento scritto da capricorno52
Voto: 10.00
Nel  centenario della nascita ho cominciato a rileggere per l’ennesima volta il ciclo delle fondazioni , qui le impressioni suscitate dal primo volume “Cronache della Galassia”  .
Per dodicimila anni l'Impero Galattico ha governato su tutto . Ora sta morendo. Solo  Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria scienza della psicostoriografia, può vedere nel futuro - verso un'età oscura di ignoranza, barbarie e guerre , che dureranno trentamila anni.
Per preservare la conoscenza e salvare l'umanità, Seldon raccoglie le migliori menti dell'Impero - sia scienziati che studiosi - e le porta su un pianeta desolato ai margini della Galassia per servire da faro di speranza per le generazioni future, chiama il suo santuario la Fondazione.
Ma presto la nascente Fondazione si ritrova in balia dei signori della guerra corrotti che prendono il potere nelle provincie periferiche distaccatesi dall' Impero. L'ultima migliore speranza dell'umanità si trova di fronte a una scelta angosciosa: sottomettersi alla barbarie e all’ ignoranza , oppure combattere e trionfare grazie alle armi dell’ intelligenza e  conoscenza.
Dalla mia prima lettura, avevo 14 anni,  fino ad oggi , dopo  molte riletture non ho mai cessato di inserire la “trilogia” fra i primi dieci libri di SciFi di tutti i tempi , questa volta oltre al piacere della rilettura ho cercato di approfondire il perché.
In primo luogo le idee  ,  e poi il modo in cui la storia è raccontata , così convincente , epica e grandiosa in una prosa chiara e nitida.
Aggiungo , l’’assoluta comprensione di Asimov della scienza e della narrativa immaginativa , che gli ha  permesso di  strutturare secondo canoni della “psicostoriografia “ il romanzo  ,  cioè suddividendolo in una serie  di episodi  conseguenziali  tutti caratterizzati con  una situazione iniziale, un conflitto, una risoluzione finalizzati all’ avanzamento della Fondazione verso organizzazioni sociali diversamente portatrici di civiltà e progresso.
Ne risulta una storia oggettivizzata in modo convincente che  poco concede a sentimenti ed emozioni umane dei singoli protagonisti  , che piuttosto alza il tiro sulle questioni morali e politiche generali  poste dall’ umanità , seguendo il  ritmo grandioso dettato dal fluire del tempo.
In questo contesto non mancano frasi esemplari , che marcano i capitoli del romanzo come ad esempio le parole di Salvor Hardin sindaco di Terminus  “  la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci …”  oppure “Per riuscire non basta  avere un piano . Bisogna anche saper improvvisare  “,  o le parole di Seldon durante il processo " “La caduta dell'Impero, signori, è un avvenimento di enormi proporzioni,  non facile da  combattere. È dettato da una crescente burocrazia, dall’ inaridirsi dell’ iniziativa umana, dall’ immobilismo sociale, dall’ appiattimento degli interessi e … da  centinaia  di altri fattori. Questo movimento è cominciato  da secoli, ed è un movimento troppo colossale e complicato perché possa venire fermato . ” E ancora Seldon “ Svanirà l’impero con tutte le sue conquiste . Il sapere che vi è stato accumulato si inaridirà e scomparirà  ogni ordine costituito. Le guerre interstellari continueranno senza fine , decadrà il commercio interstellare ; la popolazione s’ avvierà al declino , i mondi perderanno contatto con il corpo della Galassia … e regnerà il caos”.
Scritto oltre settanta anni fa resta un capolavoro fondativo della SciFi . Imperdibile.
 
20 Settembre 2016, 20:12:50Commento scritto da Jex
Voto: 10.00
Cronache della Galassia è il primo dei tre mitici volumi che uscirono su Urania negli anni 1963-64 ed è il terzo cronologicamente della storia della fondazione. Questi tre romanzi vinsero un premio Hugo nel 1966 come miglior serie di tutti i tempi e da allora in poi il successo aumentò sempre di più e lo stesso Asimov dietro pressione degli editori e dei lettori  ne completò l'opera con altri 4. Cronache della Galassia è intrigante e scava a fondo nella psicologia dei personaggi e delle loro storie. Ma, allora questi romanzi sono una detective story? Sono dei gialli fantascientifici? Sono libri sulla psicologia? Sono anche umoristici?  Se è così, allora solo Asimov li poteva scrivere.
Bello il mistero delle due Fondazioni e la comparsa di Hari Seldon nella volta del tempo.
                          Jex
 
14 Novembre 2011, 18:29:47Commento scritto da Rocheta
Voto: 10.00
TRILOGIA DELLA FONDAZIONE

La trilogia di Asimov va giudicata globalmente, perché i romanzi racchiudono una storia di largo respiro che, come è già stato fatto, può essere pubblicata anche in un singolo volume. La vicenda infatti si compone di svariati episodi che si succedono nel tempo, ma sono perfettamente concatenati l’uno con l’altro e portano tutti verso un sorprendente finale. La saga fantascientifica più conosciuta e più apprezzata al mondo, anche se riletta più volte non perde il suo fascino, perché si possono apprezzare delle sfumature che magari erano sfuggite in precedenza. L’intera opera merita senza alcun dubbio il massimo dei voti.
 
24 Maggio 2011, 19:51:48Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 9.00
TRILOGIA DELLA FONDAZIONE

Un lunghissimo balletto con decine di "primi ballerini" e centinaia di "ballerini di fila", bellissimo, le evoluzioni messe in scena lasciano a bocca aperta, la visione d'insieme è stupefacente, i particolari non sono da meno. Tutti i dettagli sono studiati, nulla è lasciato al caso.
Ma alla fine quello che resta negli occhi non è la bravura dei singoli ma questa "massa" che muovendosi a suon di musica descrive geometrie strabilianti, frattali mai visti ....
Ovviamente la coreografia non puo' che essere del grande, acuto, brillante Isaac Asimov !
 
05 Aprile 2011, 21:47:56Commento scritto da PabloE
Voto: 10.00

TRILOGIA DELLA FONDAZIONE

Idea geniale: una scienza in grado di prevedere statisticamente il comportamento di una grande massa di uomini. Sviluppo geniale: Seldon ed il suo Piano, guidano attraverso diverse crisi la società che si è sviluppata su Terminus, Prima Fondazione. La logica della caduta dell'Impero di Trantor è la stessa che ha portato alla caduta dell'Impero romano. Lo sviluppo delle crisi di Seldon ha una logica spiazzante includendo corsi e ricorsi storici; dopodichè entra in scena il Mulo. Inizialmente la Fondazione si occupa di un'Enciclopedia (e ci sono cascato...)...
I personaggi sono costruiti così da risultare figli del loro tempo, e pochi sono quelli con una personalità preminente (Hardin, in minor misura Mallow, ecc.); il vero personaggio principale è la storia, ed è un "personaggio" davvero piacevole da seguire, la migliore scelta per una maestosa Space Opera.
Mi ha sorpreso il tener sempre conto della decadenza di tutte le scienze nell'Impero, cosa che poteva sfuggire di mano.
Alcuni colpi di scena e alcune scene mi rimarrano sempre impresse per come mi hanno catturato e sorpreso (sono stato deviato più volte da Asimov per la sede della Seconda Fondazione...cascato di nuovo!).
Comunque l'entrata in scena di una deviazione dallo svolgimento della storia normale è stata manna dal cielo. Il Mulo ha una personalità ben definita ed ha il pregio di distorcere il piano Seldon producendo una deviazione che...beh, chi leggerà vedrà!

Se fosse terminata qui la storia dell'universo delle Fondazioni <evito lo spoiler>. Il tutto sarebbe plausibilissimo, anche se è un peccato che, se proprio sequel dovevano esserci, non vengano trattati come fatto per questa trilogia. Comunque resta benissimo in piedi da sola, scollegata con il resto della produzione asimoviana, e con la fine del 3° libro si chiude la quadratura del cerchio.
 
10 Dicembre 2010, 09:50:55Commento scritto da maxpullo
Voto: 9.00
Non è facile valutare obiettivamente quello che è universalmente considerato da tutti il ciclo di fantascienza per antonomasia. Del resto è un fatto che Asimov, con questo suo primo libro, non ha solo creato un romanzo immortale che si legge con passione nonostante il trascorrere degli anni, ma ha anche rivoluzionato il concetto stesso di fantascienza, dimostrando forse nel modo migliore possibile come l'elemento umano sia sempre prevalente sugli aspetti di spettacolarità ed originalità dell'ambientazione.
La galassia che ci descrive infatti, non è popolata da una pluralità di razze aliene, ma solo da uomini (proprio uomini, donne ce ne stanno pochissime e non si fanno vedere) e, nonostante si parli di astronavi, di scudi di protezione e di energia atomica, le trovate finiscono qui e se non fosse per questi pochi particolari potremmo quasi immaginare di leggere la storia del declino dell'Impero romano e dell'inizio del medioevo.
Attraverso la geniale invenzione della psicostoriografia e la presentazione dei primi due carismatici personaggi che ne sono interpreti e cioè Hari Seldon e Salvor Hardin, Asimov si gioca gran parte del fascino di questo libro ed è pressochè impossibile smettere la lettura senza prima aver letto e gustato geniali risoluzioni delle cosidette "Crisi Seldon".
Ma l'opera di Asimov non è solo una gustosa cronaca dell'inizio della fine dell'impero galattico ricostruita attraverso episodi magistralmente narrati: è anche la promessa di una storia molto più vasta e di ampio respiro, l'ambiziosa pretesa di affrescare la storia galattica dell'umanità secondo il ben noto principio del "nil sub sole novi", dimostrando come l'uomo, indipendentemente dall'ambiente che lo circonda e dalla tecnologia di cui dispone, sarà sempre portato a seguire gli stessi passi, a vivere quei corsi e ricorsi storici che da sempre caratterizzano la sua esistenza.
E tuttavia è proprio l'ampiezza di questo progetto a sconcertare e ad introdurre quello che, a mio parere, è l'unico difetto di questa opera e cioè l'alternanza dei personaggi: se infatti le prime due parti scorrono piacevolmente grazie al carisma ed al fascino di Seldon ed Hardin, la seconda metà del romanzo è meno entusiasmante e nella storia dei mercanti c'è spazio sufficiente perchè si insinui un po' di noia. Per spiegarla meglio è un po' come quando ci si appassiona a leggere la storia dell'impero romano e delle gesta di Ottaviano, Nerone e Caligola e poi improvvisamente ci si ritrova a fare i conti con imperatori un po' più sbiaditi del cui nome ci si dimentica dopo poche pagine.
A parte questo, l'opera di Asimov rimane uno dei classici fondamentali della fantascienza, forse l'opera più emblematica e famosa al pari di "2001 odissea nello spazio" e del ciclo di "Star Wars".
 
20 Giugno 2010, 14:57:38Commento scritto da marsman60
Voto: 10.00
mitico
tanto che ho perfino giocato dopo averli letti tutti e tre con  il libro-gioco in cui seguendo le risposte in base alla storia avevi piu' o meno punti.
 
01 Maggio 2009, 11:05:12Commento scritto da slan
Voto: 10.00
Ecco un libro IMPRESCINDIBILE: non si può non leggerlo... Un vero e autentico CAPOLAVORO! 10 e lode.
 
16 Maggio 2005, 15:57:24Commento scritto da nemesis
Voto: 10.00
Non esiste nel nostro limitato linguaggio terrestre un termine in grado di rendere giustizia alla bellezza di questi volumi che compongono il ciclo della fondazione, per cui come commento  posso solo lasciare il mio silenzio...
 
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