16 Maggio 2014, 09:50:24 | Commento scritto da and |
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Romanzo che in molte sue parti mi ha ricordato 'L'invicibile' di Lem. Seppur con qualche ingenuità dovuta all'età, viene ben descritto il susseguirsi di una serie di misteriosi avvenimenti che coinvolgono una grande astronave atterrata su Marte. Apprezzabili anche le descrizioni dei personaggi e la crescita 'a esplosione' dei licheni marziani. Nonostante il finale, decisamente frettoloso, il libro mi è decisamente piaciuto. | |||||||
27 Dicembre 2011, 09:45:51 | Commento scritto da ciccio49 |
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Abbondante nei rapporti interpersonali dell'equipaggio! Piacevole, non certo al livello di Crociera nell'infinito. | |||||||
27 Luglio 2010, 11:14:17 | Commento scritto da maxpullo |
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Questo romanzo, pur appartenendo agli albori della fantascienza, è uno dei pochi libri degli anni '50/'60 che hanno resistito benissimo al trascorrere del tempo, conservando intatto tutto il loro fascino e la loro originalità. L'alieno, il mostro invisibile nato dalla fantasia di Kenneth F. Gantz, che regna sul pianeta e ne rappresenta il "cervello" è una delle creature più straordinarie che abbia mai visto e mi sorprende che questo romanzo non sia diventato un cult. Lontanano parente dell'oceano senziente di Solaris e dell'entità misteriosa che governa il mondo di "Andrew il disturbatore" questo mostruoso, solitario "abitatore" ne condivide senza dubbio la vastità e la sua storia, pur non avendo la profondità filosofica del romanzo di Lem o la divertente ironia di quello di Neal Barret Jr., si legge con piacere e qualche brivido, soprattutto nelle battute iniziali. Gantz, infatti, è bravissimo nel riuscire a creare la giusta dose di suspense e per chi legge il libro per la prima volta la scoperta dell'identità del mostro equivale ad uno straordinario colpo di scena, forse intuibile, dall'osservazione degli straordinari fenomeni di cui sono testimoni i protagonisti del libro, ma non del tutto prevedibile. Così com'è il romanzo ha, a mio modesto avviso, due soli difetti: il primo è quello di essere ambientato sul pianeta Marte, troppo abusato nelle storie di fantascienza "vecchia maniera" per essere ancora credibile e l'altro è quello di aver semplificato all'eccesso la fase di interpretazione dei segnali provenienti dalla creatura e di aver quindi reso banale il processo di comunicazione con il mostro stesso. Sarebbe stato sufficiente ambientare la storia su un pianeta "sconosciuto" ed aver dedicato qualche pagina in più alla decodifica dei segnali ed alla loro interpretazione per rendere il tutto assai più convincente e creare un capolavoro paragonabile a storie come "Il pianeta proibito" o "2001 Odissea nello spazio". Il finale, pur se un po' rocambolesco e forse affrettato, è il migliore possibile e riesce a spiegare tutto, anche quello che apparentemente era inspiegabile, riusciendo a conciliare le trame del giallo con quelle di una storia di fantascienza pressochè perfetta. Per me è un capolavoro | |||||||
25 Febbraio 2009, 15:19:07 | Commento scritto da Eremita |
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Libro estremamente scorrevole. Stile lineare anche se talvolta nella tramaci sono delle "ingenuità". Un giallo spaziale, con molta fantascienza. Eroico, anche se con alcune forzature non da poco. Si legge piacevolmente. | |||||||
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