16 Settembre 2018, 18:22:32Commento scritto da galions
Voto: 6.50
Romanzo indubbiamente appassionante, sorretto al momento della pubblicazione da un battage pubblicitario davvero efficace.
Si tratta di un giallo perché la vicenda parte da un assassinio al museo parigino del Louvre, e l'indagine condotta dalla giovane nipote della vittima insieme ad un docente di storia delle religioni è davvero emozionante.
I simbolismi storici ed artistici si sprecano, così come il mistero di alcuni personaggi che ruotano attorno all'indagine dei protagonisti.
All'epoca della pubblicazione questo titolo suscitò parecchie polemiche che ne alimentarono la notorietà e con essa le vendite.
In un capitolo che si risolve in un poderoso 'spiegone' Brown pesca il jolly di un'idea tanto brillante quanto sacrilega.
Cambiare ciò che sarebbe rappresentato dalla reliquia del Santo Graal, pretendendo con questo addirittura di riscrivere niente meno che la storia della cristianità.
La genialità dell'autore è tutta quì, ma è foriera di conseguenze davvero imprevedibili.
Naturalmente anche il sottoscritto è stato attirato da questa esca che, pur essendo stata individuata come un espediente pubblicitario, si è comunque rivelata irresistibile.
Aggiungete a questo una caccia alla coppia dei protagonisti senza esclusione di colpi.
Ma, come spesso accade, alla costruzione di un simile castello di aspettative segue purtroppo un finale davvero deludente che costa almeno una stella alla valutazione.
Si aggiunga che i colpi di scena, inizialmente funzionali ad accrescere l'attenzione del lettore, ad un certo punto si susseguono in modo forzato e poco credibile e la valutazione scende ulteriormente.
Brown in ogni caso sforna un titolo che si legge davvero senza grandi intoppi e senza particolare impegno.
Vorrei poter dire che non si tratta di un romanzo da ombrellone, ma un finale così, che comunque non raggiunge il livello infimo di quello cinematografico, si poteva certo evitare. Peccato.
 
11 Dicembre 2014, 00:42:53Commento scritto da adso
Voto: 2.50
Giudizio analogo a quello di 'angeli e demoni'. D' altra parte personaggi e situazioni sono, grosso modo, le stesse. Mezzo punto in più per aver evitato, se non altro, di propinare scene assurde come quelle del precedente romanzo. Mi é del tutto incomprensibile (si tratta, ovviamente, di un giudizio strettamente personale) il successo ottenuto da questo scrittore. Ma tant' é...
 
02 Gennaio 2006, 13:19:21Commento scritto da Cybermax
Voto: 6.50
Troppo sopravvalutato. Come ogni libro che diventa un caso e poi una moda. Un bel libro da ombrellone. Bella idea centrale. Finale amaro ed inconcludente.  Comunque da leggere.
 
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