13 Maggio 2021, 14:05:39Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
Era nella mia libreria personale, letto per scoprire come si ipotizzava un contagio planetario 50 anni fa.
Penso che l' autore fosse informato anche a livello scientifico su come si sviluppa una pandemia.
Molte piccolezze sembrano premonitori su quello che stiamo vivendo ora; i contagiati asintomatici, scoperta del vaccino, il vaccino che può uccidere per malattie nel sangue ecc.ecc.
Questo contagio è però molto più mortale rispetto a quello di oggi, gli uomini di potere si rifugiano nei bunker..... egli altri si ribellano.
I personaggi si confrontano su come deve essere l'etica in questa situazione. Il finale è molto drammatico e triste, ma reale.
Non trovo molto difetti il questo romanzo non è un capolavoro ma ha il pregio di essere attuale e leggibile.
 
25 Ottobre 2019, 16:34:47Commento scritto da odisseo
Voto: 5.50
La lettura della ristampa o della versione nei classici perde gran parte del fascino della consapevolezza del periodo in cui è stato scritto. L’idea catastrofica è interessante, però tutto appare piatto come nei film di infimo ordine girati in economia con budget molto ristretti.
 
28 Maggio 2017, 00:46:34Commento scritto da contericci
Voto: 5.50
Gran parte dell'umanità  rischia di soccombere sotto l'incalzare di un terribile virus che conduce alla morte nel volgere di pochi giorni. Gli scienziati di tutti il mondo si rifugiano in bunker asettici alla frenetica ricerca di un vaccino, seguiti poco onorevolmente anche dai rappresentanti istituzionali. Quelli che ne restano fuori vengono condannati a morte quasi sicura. Sorge spontanea una domanda: a chi il diritto di salvarsi e a chi no? Ma presto gli esclusi si ribellano, riuscendo a costituire una internazionale della rivolta di stampo para-sovietico.  Si registra  qualche defezione anche tra gli scienziati tra cui il protagonista che vacilla tra una fazione ed un'altra senza mai che si decida a scegliere definitivamente. Travolto dagli eventi, farà una  fine quasi kafkiana. La morale è presto detta: la scelta di non scegliere non è mai una buona scelta.  
 
30 Aprile 2015, 17:50:57Commento scritto da raffa
Voto: 5.00
.
 
12 Novembre 2013, 23:01:39Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Maine è tra i miei autori preferiti ma a dire tutta la verità questo romanzetto non ha davvero nulla di appassionante o di coinvolgente.
Il contagio, per quanto la descrizione del decorso della malattia nelle prime pagine sia tremendo, rimane sullo sfondo e diviene il pretesto per snocciolare una sequela di banalità sugli sviluppi sociali della catastrofe, proponendo, in maniera assai più fiacca, vicende e situazioni già viste ne "Il vampiro del mare".
La mancanza di un protagonista inoltre rende la trama abbastanza evanescente (personalmente mi ha dato l'impressione di trascuratezza) e contribuisce a rendere il messaggio dell'autore assai meno efficace di quanto avrebbe dovuto essere.
Merita la sufficienza esclusivamente per il buon ritmo e perchè il finale, incredibilmente beffardo ed amaro, conferisce finalmente alla storia quella nota di originalità che gli mancava.
 
21 Luglio 2010, 18:14:32Commento scritto da gasp63
Voto: 5.00
Il romanzo è del sottogenere catastrofico della SF che immagina grandi epidemie/pandemie umane.

L'inizio della storia è abbastanza convincente, ma l'evoluzione mi ha abbastanza deluso.

Una prima nota negativa riguarda il fatto che l'autore immagina che la pandemia abbia origine in Asia.
Questa eventualità è stata ormai abusata e, secondo me, contribuisce ad "invecchiare" il romanzo.
E' anche vero che essendo il romanzo datato è probabile che sia uno dei primi nei quali è stata immaginata questa eventualità.

Una seconda nota negativa riguarda il fatto che, con il progredire della storia,
la pandemia perde il ruolo di protagonista, per cedede il passo alla descrizione di disordini e violenze.
La pandemia diventa una sorta di rumore di sottofondo, di poca importanza, rispetto alla rivoluzione in atto.
La perdita di ruolo della pandemia è il motivo principale per cui non ho gradito il romanzo, che sinceramente ho fatto fatica a finire.
 
31 Maggio 2010, 21:11:05Commento scritto da brz57
Voto: 6.50

Tipico romanzo fs inglese anni 60, pur non possedendo i colpi di genio, ad es., del "giorno dei trifidi" si legge abbastanza bene. Non c'e' molta fantascienza in senso stretto, ma specialmente nella seconda parte diventa scorrevole e piacevole.


 
30 Gennaio 2009, 18:23:40Commento scritto da slan
Voto: 10.00
un capolavoro. l'argomento fantascientifico è forse quasi solo un pretesto, il virus, che mette a nudo l'intimo dell'animo umano. l'uomo si spoglia di tutte le costruzioni sovrastrutturali e resta nudo con se stesso di fronte alla catastrofe. il suo lato oscuro e la sua capacità di fede combattono non solo contro il virus ma contro il suo io per prevalere. la vita di un uomo come paradigma di milioni di esistenze. l'amore, la morte, l'odio, la vita... tutto e il contrario di tutto. agghiacciante il finale ed estremamente consapevole la posizione del narratore che con lucido distacco ci getta nelle tenebre più scure della notte più buia del nostro inconscio portandoci poi alla più luminosa delle albe: quella del nostro domani... a noi scegliere da che parte stare...
andrebbe fatto leggere a scuola...
 
20 Gennaio 2009, 11:38:14Commento scritto da marsman60
Voto: 5.00
pessimo.
ma dov'e' il contagio e tutto il patos che ne dovrebbe derivare ed e' trattata superficialmente anche la rivolta.
 
19 Gennaio 2009, 17:11:37Commento scritto da Eremita
Voto: 8.00
che bello...
triste, attualissimo, almeno a mio avviso...

storia lineare con trama complessa. bei personaggi, belle interazioni...
scorrevolissssssssssimo! finito in poche ore...
estremamente piacevole...
questo davvero meritava di rientrare nei collezione.
a mio parere, consigliato.
 
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