02 Aprile 2022, 16:37:03Commento scritto da astrologo
Voto: 9.50
uno dei capolavori assoluti della fantascienza, da conservare in biblioteca e da leggere spesso. Dopo,  pochissimi autori sono riusciti a creare le stesse atmosfere. Avventura su Marte è stato il primo libro da me letto e avevo quasi 9 anni...
 
21 Dicembre 2015, 10:40:31Commento scritto da remotino
Voto: 8.50
Bellissimo romanzo, si legge tutto di un fiato. Questo romanzo è il classico del filone catastrofico e di alieni invasori, che andavano tanto di moda in quegli anni. Mi è piaciuto molto, ovviamente la traduzione ricalca gli anni '50 termini ormai dismessi a giorno d'oggi. Risalta evidente il perbenismo di quei tempi con la loro pudica concezione uomo, donna.
 
01 Maggio 2015, 07:44:58Commento scritto da raffa
Voto: 9.00
.
 
23 Giugno 2014, 23:06:14Commento scritto da PabloE
Voto: 8.00
I Cavoletti di Bruxelles distruggeranno la civiltà (forse)

Wyndham sa scrivere, lo capisci fin dall'incipit. Ciò che non capisci per un po' è il collegamento trifidi - "cometa", ma a posteriori è tutto più chiaro considerando che il 90% della SF di quegli anni è pervasa dalla minaccia della guerra fredda. E poi i trifidi. Questo è il secondo romanzo apocalittico di fila che leggo dopo Gomorra e dintorni: quattordici anni prima di Disch anche Wyndham appioppa l'aggettivo catastrofico a dei vegetali. Sarà qualche trauma infantile dilagante, magari le mamme dell'epoca costringevano i figli a mangiare i cavoletti di Bruxelles. Fatto sta che far diventare delle piante artefici - termine improprio per i trifidi - di un'apocalisse ha i suoi perchè: senza dubbio psicologicamente per il lettore per il quale i vegetali sono sempre stati innocui (il pericolo si annida dove meno te l'aspetti), in secondo luogo per le motivazioni che hanno portato i cavoletti di Bruxelles a costituire una minaccia per l'Uomo (l'estraneo, l'alieno in Disch, praticamente il contrario in Wyndham). In un romanzo apocalittico l'obiettivo deve giustamente focalizzarsi sulla psicologia dei personaggi, ciò che interessa è come reagirebbe un uomo in un mondo che da un momento all'altro non è più il suo, come cambiano la morale e l'etica, come cambia la società. Qui Wyndham è meno duro di Disch, meno cinico, ma fortunatamente non buonista nè moralista (paragone valido anche per il finale). Fin qui ho esageratamente posto al centro dell'apocalisse i trifidi più che altro per paragone spontaneo con Gomorra e dintorni. Wyndham, al contrario, fa capire bene quale sia la vera catastrofe per l'Uomo: la cecità. E voglio sottolineare come a ogni pagina l'autore inglese riesca a convincerci sempre più di quale sia la vera minaccia. "Perchè allora lo scrivi solo alla fine?" Perchè tutti iniziamo a leggere con delle convinzioni errate (non che i titolisti mondadoriani aiutino - L'orrenda invasione, ma davvero?) invece dovete leggervi 'sto romanzo e vedrete come Wyndham vi farà cambiare prospettiva.
 
29 Aprile 2014, 17:15:09Commento scritto da grifone58
Voto: 9.50
Forse uno dei più bei romanzi di FS che abbia mai letto, indimenticabile
 
28 Febbraio 2010, 19:19:43Commento scritto da ovidio80
Voto: 6.50
Ha anche come titolo Il giorno dei Trifidi. La rivolta delle piante dopo che tutti gli uomini sono diventati ciechi a seguito dell'aver visto in cielo un fenomeno astrale spettacolare, tranne il protagonista che è uno dei pochi cui rimane la vista, mi ha sempre fatto profondamente impressione e ha lasciato in me forti sensazioni, anche un pò di ansia a tratti.
 
11 Dicembre 2009, 22:59:43Commento scritto da Glystra
Voto: 9.00
come si fa a non elogiare questo bellissimo romanzo del genere fanta-catastrofico? superato per noi smaliziati cultori del fantastico ma ancora godibile alla lettura.
 
11 Dicembre 2009, 20:29:42Commento scritto da brz57
Voto: 9.50
rileggerlo e' sempre un piacere, una boccata di sana sf che non tradisce mai!
 
07 Marzo 2008, 10:42:44Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
E' stato il mio primo "urania antico", inoltre, assieme a "La porta sull'estate", "Strisciava sulla sabbia" e "I tesori di Tschai" e "Loro i terrestri" costituisce il primo set di "capolavori" che mi hanno definitivamente avvicinato ad Urania... a parte i motivi affettivi è un piccolo capolavoro che non perde di fascino nonostante qualche piccola ingenuità dovuta agli anni trascorsi.
Da leggere e da conservare gelosamente.
 
28 Giugno 2005, 15:54:49Commento scritto da nemesis
Voto: 9.00
Romanzo di una bellezza estrema, molto piacevole e molto articolato, ma mai difficile o pesante, 250 pagine che si ... sciolgono in bocca.
 
19 Aprile 2005, 22:04:22Commento scritto da Stormbringer
Voto: 9.00
Lo si legge e rilegge volentieri , " ingenuo " per i nostri tempi forse ma da leggere .
 
19 Aprile 2005, 21:58:49Commento scritto da vinmar
Voto: 8.00
Da leggere.Gradevole e poi ...da qui è nato tutto.Lodi eterne al Gran Tiranno
 
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