16 Ottobre 2011, 18:20:50Commento scritto da maxpullo
Voto: 5.00
Ecco il tipico romanzo che ti fa in...cavolare.
Un incipit agghiacciante, un susseguirsi di misteri che invogliano sempre più alla lettura ed il fatto che a condurre le fila della trama ci sia un autore considerato uno dei massimi della fantascienza, danno sin dalle prime battute l'impressione di avere tra le mani un capolavoro.
Si pregusta ogni pagina, in attesa che i nodi vengano sciolti e che i misteri siano rivelati, ma, arrivati a cinque pagine dalla conclusione ci si rende conto di essere ancora in alto mare: mancano delle pagine, ci si domanda? Risposta: no. Il romanzo è stato tagliato? Risposta: forse, ma certamente non nei contenuti essenziali.
E allora giù fitto a leggere sino all'ultima riga perchè la fiducia in Pohl è assoluta e ci si aspetta un colpo di scena spettacolare: in fondo che importa? Per un colpo di scena in fondo bastano due righe e non servono cinque pagine.
Ma pagina dopo pagina la speranza scivola via e ci si accorge che dal capolavoro del mistero si è finiti in pieno nel grottesco del banale e la voglia di scagliare il libro contro la parete è contrastata solo dal timore che si possa rompere la rilegatura...
La conclusione confusa e scontata è di una stupidità e di una vacuità estreme, quasi un insulto ai lettori di buon senso: le ultime righe del romanzo sono l'epitaffio messo sulla pietra tombale delle buone intenzioni e viene da domandarsi se il romanzo sia davvero di Pohl...
Nel dubbio lo archivio come uno dei peggiori Urania mai letti.
 
06 Marzo 2008, 11:00:28Commento scritto da Stormbringer
Voto: 6.50
Buon libro, la lettura scorre rapida, gli argomenti sono trattati in modo chiaro e forse troppo concisamente, altri autori ci avrebbero fatto 100 pagine di romanzo in più.
Tema molto sfruttato in quel periodo, la guerra fredda non più tale, ma con sfaccettature molto azzeccate. piacevole.
 
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