21 Luglio 2015, 14:52:44Commento scritto da chipmunk
Voto: 6.00
Il tempo passa, e chi legge oggi per la prima volta questo romanzo non può non sorridere per le sue tante ingenuità… A chi invece oggi lo rilegge a distanza di (tanti) anni non può non ricordare un’era avventurosa della fantascienza, quando bastavano un capannone ed un magazzino per costruire un’astronave, molto meno per trovare l’amore con la “A” maiuscola e si diventava sempre eroi alla fine di un libro. Purtroppo, ormai, oltre al profumo di pagine ingiallite ed al sapore di petite madeleines che lo accompagna, non rimangono molte ragioni per scorrere queste pagine. Tranne, naturalmente, che per il gusto per una storia semplice e senza pretese, scritta con stile piano e scorrevole.
 
04 Luglio 2015, 22:22:52Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
Libro tutto sommato piacevole, anche se fondamentalmente scritto per compiacere il lettore amante delle trame leggere e poco coinvolgenti. Molte banalità ,a anche idee discrete.
 
10 Febbraio 2013, 22:43:04Commento scritto da hulk
Voto: 8.00

Splendido.
De gustibus non disputandum est, ma e' certo che il gusto si forma su cio' su cui si esercita.
Cosi' il gusto di chi ha letto centinaia di libri sara' diverso da quello della persona agli esordi nella lettura.
Sara' perche' lessi il libro negli anni '70 con solo qualche decina di urania nei miei banchi memoria, ma le prime 50 pagine del libro le ricordo con piacere assoluto.
Forse a rileggerlo oggi lo troverei banale ma lo ricordo con estremo piacere.
 
23 Luglio 2010, 12:17:58Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Possiamo senza alcun dubbio definire questo libro come "fantascienza d'altri tempi": numerose banalità e una trama da favoletta d'avventura per bambini si uniscono sapientemente ad una noiosità di fondo che accompagna quasi tutta la lettura, facendo desiderare di leggere quanto prima la conclusione.
Eppure non me la sento di bocciare questo "classico" della FS, non soltanto perchè reca in copertina la firma di Murray Leinster, uno dei miei autori preferiti, ma anche e soprattutto per i diersi felicissimi spunti disseminati qua e là che rendono la storia a tratti interessante e ne risollevano le sorti.
Il mistero dei sogni del protagonista, la scoperta della fortezza abbandonata e della sua origine fanno da contrappeso alla storia dell' "astronave fatta in casa", a quella della puerile corsa allo spazio con i soliti "pasticcioni" sovietici ed agli amori da operetta che mettono a dura prova la pazienza del lettore.
Un mix quindi tra banale e originale che alla fine pur soddisfacendo poco, si riesce a leggere ed apprezzare per quello che è: una storia d'avventura dei primordi della SF scritta da un autore che ci ha regalato ben altri capolavori.
Sufficiente
 
21 Aprile 2005, 21:29:17Commento scritto da vinmar
Voto: 7.00
Il tema è : Chi eravamo. Libro che si legge d'un fiato. Da riscoprire
 
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