18 Febbraio 2017, 19:02:14 | Commento scritto da grifone58 | | |
Riletto molto volentieri... confermo il giudizio positivo che ne ebbi quando lo lessi la prima volta |
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04 Luglio 2015, 13:11:13 | Commento scritto da astrologo | | |
...pianeta che trovi. Carino, molto umoristico, brillante. Un piccolo gioiello semi-sconosciuto. |
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03 Agosto 2013, 13:28:35 | Commento scritto da Marcos | | |
una vera propria commedia degli equivoci scritta bene e scorrevole tanto che ho letto in poche ore, grande Russell. |
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22 Maggio 2013, 18:46:04 | Commento scritto da nickel | | |
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08 Ottobre 2011, 14:33:30 | Commento scritto da maxpullo | | |
La satira se non è condotta bene può rivoltarsi contro l'autore e questo romanzo è un eccellente esempio di questo genere di situazione. Il linguaggio forzosamente ironico, i dialoghi e le situazioni paradossali, il sistematico mettere alla berlina l'atteggiamento di militari e burocrati stigmatizzando ogni loro comportamento, finisce per risultare stucchevole ed irritante al punto che ero pronto ad abbandonare la lettura dopo nemmeno metà libro. Poi però la curiosità di vedere fino a che punto si poteva arrivare con il ridicolo di un libro così palesemente "falso" ha preso il sopravvento e, sorvolando sui dialoghi grossolani e sui luoghi comuni di chi ha fatto della satira la sua rovina, sono arrivato a leggerlo tutto, arrivando alla conclusione che forse valeva la pena farlo. L'ultimo dei quattro pianeti visitati dall'improbabile e ridicola banda di terrestri (degna di "Scuola di polizia" o de "L'aereo più pazzo del mondo") mandati in "esplorazione", infatti, ha tutte le carte in regola per risultare interessante e per tenere il lettore con il fiato sospeso quel che serve prima di capire cosa significhino "fift", "ob" e "gand"... un episodio che inoltre porta con se una serie di interessanti riflessioni sul mai sufficientemente osannato concetto di "disobbedienza civile". Insomma, un libro mediocre e monotono, che si riprende solo grazie all'episodio finale. |
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15 Agosto 2011, 19:21:01 | Commento scritto da docep | | |
Fantascenza sociologica,si legge in 4 ore.Fa parte della lista dei 100 libri fondamentali della fantascienza della rivista Robot.concepito nel 1951 come racconto poi allungato nel 1963 come romanzo.Non ti tiene incollato alle pagine ma si legge volentieri,diverse battute fanno ghignare. |
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27 Luglio 2011, 11:42:02 | Commento scritto da Arne Saknussemm | | |
Molto carino, scorrevole, divertente... una spassosa satira. Ma certamente non un capolavoro. Molto "semplice". |
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15 Febbraio 2010, 16:45:00 | Commento scritto da iogy | | |
quante belle risate!!! da un punto di vista fantascientifico nulla di originale ma anche così la sf ci guadagna! |
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18 Marzo 2009, 21:14:48 | Commento scritto da Eremita | | |
Romanzo originale, veramente carino... Ironico, molto scorrevole bei personaggi... le avventure di alcune significative categorie "statali" alla ricerca di nuovi territori da "mungere"... |
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19 Marzo 2007, 11:32:50 | Commento scritto da Gundam70 | | |
Si lascia leggere, tanto e' scorrevole la prosa. Nulla di piu'. Non e' tale da entrare nell'Olimpo dei miei migliori libri di fantascienza. |
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15 Febbraio 2007, 16:28:35 | Commento scritto da rammstein | | |
Spassoso e piacevole. Anche con la sf si può fare satira efficace e questo romanzo rapido da leggere e gustare è ne è la prova concreta. Militari e burocrati sono fatti fessi da molte categorie considerate "inferiori", e per questo spedite nello spazio, con una leggerezza e un sarcasmo disarmanti. |
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16 Maggio 2006, 11:46:22 | Commento scritto da francibass | | |
"Galassia che vai" è un divertente romanzo nel quale Eric Frank Russel scatena una caustica ironia sulla società moderna ma soprattutto sulla sua rigida e inefficiente gerarchia di potere. I protagonisti della vicenda sono infatti politici, militari e burocrati alle prese con l'impresa di conquistare pianeti abitati da minoranze umane emigrate secoli addietro e riportarli sotto l'autorità centrale della Terra. Gli abitanti dei pianeti si riveleranno esponenti di società con regole e filosofie neanche lontanamente concepibili da parte degli ingenui terrestri, che nella loro cieca presunzione non riusciranno a ottenere nulla né dalla violenza né dalla diplomazia. Finiranno sbeffeggiati, derubati o semplicemente ignorati. Spassose le scenette di vita militare, alle prese con comandi e regolamenti che si rivelano prima inadeguati e poi addirittura assurdi. Il romanzo è un tentativo di rispondere alla domande: può l'umanità trovare un equilibrio diverso quando i membri della comunità sono sufficientemente simili? E' possibile comprendere e rispettare il pensiero di una società o di una minoranza alternativa alla nostra, che secondo i nostri canoni potrebbe avere abitudini incomprensibili? E' possibile fare a meno delle gerarchie sociali, di qualunque tipo esse siano? La risposta di Russel è positiva ma comporta la rinuncia alle nostre ottuse convinzioni, cosa possibile solo se delle con le gerarchie non ci si è troppo compromessi. |
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12 Maggio 2006, 16:36:06 | Commento scritto da Lazarus | | |
Una simpatica satira sul militarismo e il colonialismo. molto scorrevole, si legge in poche ore. |
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05 Maggio 2006, 02:05:11 | Commento scritto da pegolo2003 | | |
Libro molto divertente,l'ho letto con piacere;non un capolavoro ,ma comunque una lettura scorrevole. |
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30 Giugno 2005, 21:30:47 | Commento scritto da Longfang | | |
Concordo. Inizio molto promettente, con scenette paradossali divertentissime, ma sul finale decade un pò a mio avviso. |
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15 Giugno 2005, 22:18:19 | Commento scritto da attiliosfunel | | |
Divertente, ironico, istronico, satirico, ma non proprio un capolavoro. |
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14 Giugno 2005, 11:36:44 | Commento scritto da marsman60 | | |
medio molto simile ad un'altro in cui era una donna molto ricca che cercava di portare su altri pianeti la musica terrestre .(non ricordo il titolo) |
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