14 Settembre 2012, 10:00:42Commento scritto da maxpullo
Voto: 10.00
La spettacolare conclusione del ciclo è giunta, in verità, un po' repentinamente e mi ha lasciato con una falsa sensazione di "incompletezza": analizzando la sensazione più razionalmente, tuttavia, mi sono accorto che essa derivava più dalla mia affezione alla storia che non da fattori oggettivi.
In poche parole mi ero talmente abituato ai personaggi ed alle loro avventure che avrei continuato a leggere almeno altri otto libri sull'argomento se Brin li avesse scritti :-)
La magia di questo ciclo in fondo è proprio tutta qui: le idee, i concetti, anzichè essere "spiegati" e "presentati", divengono parte della trama stessa e vengono rivelati a poco a poco a mano a mano che i personaggi ne divengono coscienti attraverso le loro scoperte e questo crea un senso continuo di aspettativa e contribuisce a tener desta l'attenzione del lettore al punto che è quasi doloroso pensare che la lettura possa terminare prima o poi.
Gli ordini di vita dei respiratori di idrogeno, delle macchine, dei memetici, dei ritirati, dei trascendenti e dei Quantum, fanno il loro ingresso nella vicenda nel modo più spontaneo e naturale possibile ed aiutano a scorgere un universo ancora più completo e complesso di quello descritto sino ad allora, lasciando che la mente del lettore si spinga da sola fin dove è in grado di arrivare sulla strada della comprensione di concetti che in genere attengono la religione.
Insomma: l'ultimo tassello meraviglioso di un ciclo fantastico che, tra quelli letti sinora, non ha uguali.
Sono pienamente d'accordo con il giudizio precedente: "più in là non è possibile spingersi", ma io preferisco applicare lo stesso concetto anche alla valutazione finale.
 
03 Settembre 2012, 12:57:17Commento scritto da mitd
Voto: 9.50
Nell'ultimo volume della trilogia, David Brin tira le fila dell'intero ciclo e forza l'immaginazione oltre ogni limite senza perdere un quanto di coerenza interna. Suggestivo. Stupefacente. Grandioso. E poiché più in là non è possibile spingersi, la parola fine giunge inevitabile e gradita. Niente strascichi inutili.  

Il Ciclo delle Cinque Galassie ha un posto d'onore sia nella mia biblioteca, sia nella mia memoria. Ed è tra i pochi libri di FS che rileggerò quando verrà il tempo della pensione.

PS: riservo il 10 ai romanzi più belli di Vonnegut, Sturgeon, Simak, e ad alcune antologie "storiche".
 
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