07 Marzo 2016, 09:30:10 | Commento scritto da and |
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Il secondo volume del ciclo mantiene altissima la qualità di scrittura propria di questo fantastico autore, purtroppo scende secondo me come storia in se: il sow che permeava la descrizione del viaggio fra i due mondi è quasi completamente scomparso, tranne che nelle fasi della battaglia contro gli invasori. Rimane comunque una lettura gradevolissima. | |||||||
06 Marzo 2016, 19:34:00 | Commento scritto da npano |
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degna continuazione del primo romanzo. Suddiviso in due vicende parallele che ad un certo punto si riuniscono in una comune. Veramente appassionante la prima delle vicende e che è quella che da il titolo 'L'attacco di Mondo' Solo propedeutica alla seconda parte del romanzo la seconda vicenda dei contadini in viaggio. Un po deludente l'ultimo terzo del libro ( deludente rispetto ai fuochi d'artificio dei primi due terzi) Storia da leggere | |||||||
20 Dicembre 2011, 19:06:44 | Commento scritto da maxpullo |
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Rispetto al primo capitolo ho notato una certa "flessione" che, in parte, attribuisco alla mia personale incapacità di mantenere viva l'attenzione su uno stesso volume troppo a lungo e che, per il resto, mi spiego con l'eccessiva "frenesia" di Shaw di proporre continuamente nuovi temi e nuove sfide. L'incipit del romanzo è da vero capolavoro, di quelli che non si dimenticano: l'arrivo dello sconcertante messaggero da Mondo, l'idea delle fortezze volanti e la suggestione delle immagini della zona a gravità zero tra i due mondi valgono da sole la lettura e rappresentano buona parte del fascino di questo romanzo. Ma Shaw sembra aver fretta e, bruciato in men che non si dica questo glorioso capitolo che da solo sarebbe stato sufficiente a rendere memorabile questo libro, si lancia subito in una nuova "sottotrama" che, iniziata con toni più adatti all'horror (incubi, spettri, visioni inquietanti) si sviluppa rapidamente in una nuova direzione, portandoci all'esplorazione dei misteri di "oltremondo", il terzo pianeta del sistema. L'episodio di Sondeewere e della razza dei symbioniti, pur avendo un suo certo fascino, sortisce l'effetto di "distogliere" l'attenzione da quanto mirabilmente costruito sino a quel punto e di arricchire una trama che, a mio modesto parere, non ne aveva bisogno. E se si evita il naufragio clamoroso è solo perchè le "spiegazioni fantascientifiche" risultano tutto sommato convincenti (anche se molto arrangiate e stiracchiate) e soprattutto perchè Shaw riesce con il pathos ed il suo stile incalzante a trascinare la mente del lettore lontano dalla riflessione sul senso di inverosimiglianza suggerita un po' da tutta la situazione. Senz'altro un capolavoro, ma che, a mio avviso, vive molto di rendita rispetto al primo romanzo | |||||||
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