07 Giugno 2021, 16:58:12 | Commento scritto da capricorno52 |
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Romanzo scritto nel 1999 e premio Hugo 2000 è certamente uno dei migliori libri scritti da Vernor Vinge, la storia è un prequel ambientato in un tempo precedente di 30.000 anni rispetto agli eventi contenuti nell’ altra Space Opera di Vinge titolo originale “A fire upon the deep” “Universo Incostante” . Dopo migliaia di anni di viaggi nel cosmo , gli umani sono vicini al primo contatto con una razza aliena. Due gruppi umani: i Qeng Ho, una cultura di liberi commercianti, e gli Emergenti, una società spietata basata sulla schiavitù tecnologica delle menti, concorrono per essere i primi ad effettuare il contatto , poiché il gruppo che aprirà il commercio con gli alieni raccoglierà ricchezze inimmaginabili. Ma prima, entrambi i gruppi devono aspettare all’interno del sistema abitato dagli alieni , che la loro strana stella si riaccenda e che il loro pianeta si risvegli dalla tenebra e il gelo , come accade ogni duecentocinquanta anni. Ma subito prima della riaccensione , i Qeng Ho , attraverso un terribile inganno ed un’ arma biologica, sono sconfitti ed assoggettati dagli Emergenti e quindi devono combattere per la loro libertà e per la vita degli innocenti sul pianeta sottostante, mentre gli alieni stessi “I Ragni” al loro risveglio progrediscono in modo eccezionale nella loro evoluzione , giocando, in parte ignari della presenza umana, un ruolo insospettato nel conflitto fra i Qeng Ho e gli Emergenti. La trama del romanzo è suddivisa in tre filoni paralleli a volte sfasati temporalmente con numerosi e necessari punti d’interconnessione. Nello spazio guida il filone che racconta la storia degli umani , a sua volta suddiviso nel rappresentare il punto di vista degli “Emergenti” , gli oppressori, e, dei “Queng Ho “gli oppressi. La storia degli alieni “I ragni” è invece ambientata sul pianeta Arachna. Vinge , da’ vita ad un romanzo che è un esempio di equilibrio fra scienza e finzione come testimoniano le ambientazioni degli habitat umani nello spazio e la geografia e l’ ecologia del pianeta alieno Arachna, evita di fornire ai Ragni , tranne che per la descrizione fisica , una rappresentazione o un riferimento a modelli comportamentali e organizzativi di società derivate dagli insetti, ma anzi culturalmente e psicologicamente li rappresenta in modo molto umano. Gran parte di questo libro è essenzialmente uno studio sulla natura umana, i personaggi sono davvero fantastici e, sebbene siano molti, l’ arte di Vinge li fa risaltare tutti, anche i personaggi minori. Parlando di protagonisti, Pham Nuwen , leader dei Queng-ho è piu’ piacevole del suo clone in “A Fire Upon the Deep”, mentre Tomas Nau , capo degli Emergenti , è un personaggio malvagio in modo multiforme , comunque sia , il vero protagonista è il poliedrico e strampalato genio dei Ragni Sherkaner Underhill. A complicare il quadro psicologico e caratteriale dei personaggi e di conseguenza la storia , Vinge introduce il Focus. Il Focus è un virus addomesticato , usato dagli Emergenti, che aumenta le connessioni neurologiche nel cervello delle sue vittime, facendole diventare molto competenti in un'area, come ad esempio la linguistica, a scapito della maggior parte delle loro abilità sociali e interpersonali. È letteralmente una forma di schiavitù intellettuale , il Focus consente alle persone di ottenere risultati straordinari, sia nella traduzione che nella biomeccanica; tuttavia, come suggerisce il nome, si traduce nel trasformare una persona normale in un esperto di mentalità ristretta ossessionato da un unico campo di studio e spezzando, i suoi legami affettivi, precedenti al contagio , con gli altri umani. In conclusione un ottimo romanzo ove oltre alla scrittura di Vinge ci sono tutti gli ingredienti per creare una storia avvincente e di pathos per le condizioni dei personaggi, ad esempio come:- la singolarità cosmica del sistema stellare Arachna ove il mondo dei Ragni è l'unico pianeta in orbita alla stella OnOff, una nana bruna che gode di 35 anni di luminosità vivificante prima di oscurarsi per 215 anni - per gli aspetti morali e religiosi e filosofici derivati dal comportamento della stella OnOff i Ragni adottano una rigida religione che consente loro (ai Ragni) di generare solo nei 35 anni nel periodo luminoso , ma mai nel periodo oscuro di 215 anni quando vanno in letargo nelle profondità , chi rompe questa regola è un reietto della società. -per i combattimenti spaziali con uso di astronavi e tecnologie elettroniche avanzate complementate da lunghi viaggi nello spazio in stato di ibernazione. “Quando la luce tornerà” è un libro assolutamente affascinante, a volte agghiacciante, sempre commovente. Interpretato da personaggi coinvolgenti ed empatici che bucano le pagine , conflitti che finiscono in risoluzioni disordinate e imperfette e un senso di futilità riguardo alla longevità delle società umane , temperato dalla rassicurazione che, indipendentemente dall'epoca, gli esseri umani sono, sia, meravigliosi e sorprendenti, quanto , egoisti e distruttivi . In sintesi piu’ che una grande avventura di fantascienza, “Quando la luce tornerà” è un dramma universale di coraggio, scoperta di sé e del potere redentore dell'amore. | |||||||
12 Luglio 2010, 13:58:42 | Commento scritto da caioiii |
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Una ottima space opera. Affascina ed incatena alle sue pagine, ma purtroppo solo per due terzi. La terza parte è noiosetta e si perde un pò di voglia di vedere come va a finire. Gli manca quel quid che con "Universo incostante" gli è valso l'Hugo. Lo consiglio vivamente. | |||||||
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